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Sempre più spesso sentiamo parlare dell’antipolitica, un sentimento di rigetto per qualcosa che i cittadini sembrano vedere lontano e che induce all’astensionismo. Una delle ragioni per cui questo sentimento prende corpo sono le promesse e le illusioni che la politica, o meglio i partiti, vendono ai cittadini con il solo scopo di guadagnare un effimero guadagno in termini di voti.

Ne è un chiaro esempio l’iniziativa popolare denominata “per un aiuto concreto ai nostri anziani” che erroneamente viene definita tredicesima AVS.
Una denominazione che trae in inganno, infatti la tredicesima è qualcosa che ricevono la maggior parte dei lavoratori.
I nostri anziani, e tutti gli altri elettori, sarebbero quindi indotti a pensare che questa andrà a beneficio di molti. In realtà 9 ticinesi su 10 non vedranno un franco di quest’ aiuto!

Praticamente solo chi già oggi è al beneficio delle prestazioni complementari – e quindi può contare su una rete sociale molto estesa tra cui pagamento dei premi delle casse malati, esonero dal canone televisivo, copertura delle spese mediche, e reddito complementare – la riceverà.
La maggioranza degli altri anziani no.

Beninteso nessuno dice che queste persone siano immeritevoli, però loro già dispongono di molti aiuti, mentre altre fasce della popolazione che sono in difficoltà, come invalidi, famiglie monoparentali o giovani disoccupati vedrebbero giocoforza ridurre la disponibilità di risorse per delle politiche in loro favore.
I “noss vecc”, quelli che hanno lavorato una vita, fatto sacrifici e costruito il nostro benessere saranno quasi tutti esclusi da questo aiuto, proprio perché lavorando, pagando i contributi e costruendosi un secondo pilastro si troveranno con un reddito magari di poco superiore a quello che permetterebbe di riceverla.

Chissà cosa penseranno quei 9 anziani ticinesi su 10, e i loro parenti, che votando sì a questa iniziativa credevano di ricevere qualcosa e poi invece si sentiranno dire “ci spiace ma lei non ne ha diritto”.
Probabilmente si sentiranno imbrogliati per l’ennesima volta, illusi da promesse che poi non sono state mantenute.
È proprio con questo genere d’inganni che si alimenta l’insoddisfazione degli elettori, con promesse che poi non si mantengono e che alla fine aumentano le file degli astensionisti.
Un po’ come quello per cui i frontalieri sarebbero dovuti scendere da 45’000 a 35’000 e che purtroppo, nonostante le illusioni della Lega e la maggioranza relativa conquistata, oggi sono diventati 55’000.
Ma si sa per i “noss voti” si è disposti a fare di tutto, anche a illudere gli elettori di questo Cantone.

Alex Farinelli, segretario PLR