Un bravo vignettista italiano, vagolando per l’immenso web, s’è imbattuto nel nostro piccolo portale e ci ha scritto. Noi l’abbiamo intervistato per voi e vi offriamo quattro sue divertenti vignette.

Francesco De Maria Fabio Buffa, si presenti ai lettori di Ticinolive, con la sua vita, la sua professione e i suoi hobby.

Fabio Buffa Sono di Alessandria, ho 43 anni e ormai da più di 20 lavoro nel sociale. Sono entrato nel mondo della satira nel 1996: arrivavo da otto anni di attività giornalistica (svolta sempre per passione parallelamente al mio lavoro), scrivevo articoli sportivi per il settimanale alessandrino La Pulce nell’Orecchio; il direttore di allora chiese a me e all’altro giornalista sportivo di “inventarci” qualcosa per rendere le pagine dello sport più “graffianti”. A me venne in mente di disegnare vignette satiriche. L’idea piacque e, da cosa nasce cosa, eccomi qui. I miei hobby sono principalmente lo sport e la musica; ma mi considero una “spugna”, quindi appena incrocio nella mia vita qualcosa che mi interessa, la faccio mia e diventa automaticamente un mio hobby.

Come mai è capitato su Ticinolive, un piccolo portale nel mare magnum del web?
FB A me piacciono le realtà piccole e defilate del web, le trovo più “schiette” e trasparenti. Sono capitato su Ticinolive per caso, cercando (tramite motori di ricerca) argomenti e spunti per le mie vignette. Ho notato che il vostro è un sito fatto bene, semplice ed efficace. Mi sono subito detto che a me piacerebbe collaborare con un sito come questo, e mi sono messo in contatto.

Qual è il meccanismo che suscita il riso?
FB Il direttore di una rivista con cui collaborai più di dieci anni fa (non con vignette ma con articoli dalla vena satirica) diceva sempre, personalizzando un popolare proverbio, “la risata scatta dove il dente duole”. Noi ridiamo quando vengono prese in giro persone o situazioni che, più o meno inconsapevolmente, a vario titolo ci appartengono e le sentiamo nostre. Mi vengono in mente le risate davanti ai film della serie “Fantozzi”, un capolavoro di satira e di realismo della nostra società: Paolo Villaggio sapeva farci ridere ricordano il Fantozzi che c’è all’interno di ognuno di noi. Nessuno escluso.

Ci spieghi il suo “procedimento” (se così lo possiamo chiamare) nel creare una vignetta.
FB Non esiste un “procedimento” unico. Dipende da tanti fattori e (perchè no?) dal mio stato d’animo. Ci sono le volte che, guidando e sentendo l’autoradio, incappo in una notizia che in automatico mi offre l’ispirazione per almeno tre-quattro battute da inserire in una potenziale vignetta. E scrivo subito qualche appunto per non dimenticare. Altre volte invece devo scervellarmi per ore alla ricerca di uno “straccio” di idea per un lavoro di satira. Comunque rimanere il più possibile a contatto con la gente serve tantissimo per raccogliere idee per una comunicazione attraverso la satira.


Come ha formato il suo stile? (penso soprattutto all’aspetto grafico)
FB Io disegno come autodidatta: quando ho iniziato volevo subito partire con un mio stile ben marcato che facesse emergere una forte personalità grafica. Cavolate: facevo solo tanti “pasticci”. Così ho capito che a volte la semplicità è un buon metodo per saper gestire i propri limiti e migliorare le proprie potenzialità. Così ho mantenuto uno stile semplice, quasi infantile. Ma, sono sincero, a me piace.

Perché il sesso è così importante nell’umorismo?
FB Perchè il sesso è una vagonata di psiche umana. Chi lavora sull’umorismo sa perfettamente che per attirare l’attenzione (quindi le risate) del pubblico deve “toccare” i fili scoperti di ognuno di noi. E il sesso, nel bene o nel male, è un groviglio psico-ormonale di “fili”, all’interno del quale qualcuno scoperto lo trovi sempre.

Per un bizzarro decreto lei può scegliere solo 3 personalità politiche da mettere alla berlina nelle sue vignette. Chi prende?
FB La Merkel, Bersani e, naturalmente, Berlusconi

Quali sono i grandi vignettisti che più ammira? Ci dica anche perché.
FB Ho iniziato a leggere satira quando ero ragazzino, con le vignette di Quino, un genio, capace di rendere la satira universale, soprattutto con Mafalda. Forattini è un inarrivabile disegnatore: riesce a farti riconoscere un personaggio anche se lo disegna rappresentandolo al buio e di spalle. Vauro è l’esempio della satira “feroce”, mentre Ellekappa sa scrivere battute dall’efficacia satirica straordinaria. Un eccellente disegnatore è Benedetto Nicolini, in arte Benny, quello di Libero. Quindi le mie preferenze sugli autori sono politicamente bipartisan.


Quanto può guadagnare un vignettista famoso?
FB Sono sincero: non ne ho idea. Di persona, conosco solo vignettisti che, al massimo, ricevono 20 euro a vignetta disegnando una vignetta alla settimana.

Ha partecipato a concorsi, ha vinto dei premi?
FB Ho partecipato a diversi concorsi: nel 2001 arrivai secondo in un’iniziativa di un’associazione culturale di Roma, mentre poco dopo fui segnalato nell’ambito di una manifestazione di disegno sull’handicap. Arrivai terzo nel contesto di una kermesse torinese che si intitolava “fumetti alla griglia”.

Che cosa pensa di certe vignette che hanno offeso l’Islam?
FB La satira, come qualsiasi altra forma di comunicazione, non deve mai violare l’intima coscienza delle persone, offendendola. La religione, qualsiasi essa sia, per le donne e gli uomini che la perseguono tocca questa intimità, e va sempre e comunque rispettata.

Ha mai preso in giro la Svizzera?
FB Presi in giro il Liechtenstein. Va bene lo stesso?