Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/clients/d43697fba9b448981cd8cd1cb3390402/web/content/themes/newsup/single.php on line 88

Una domanda che ricorre ultimamente nelle discussioni sul semisvincolo riguarda il finanziamento della campagna della votazione in corso.

Noi come comitato dei contrari, l’abbiamo dichiarato pubblicamente, disponiamo in tutto di circa 8’000 franchi racimolati fra le associazioni e qualche privato cittadino.
Con questa modesta somma dobbiamo rendere visibili, il meglio possibile ai cittadini votanti, i nostri argomenti per il NO al semisvincolo.
Dall’atra parte, era stato detto in un dibattito serale a Bellinzona, che loro avrebbero a disposizione da 80’000 a 100’000 franchi di provenienza in gran parte pubblica, vedi Cantone e le Commissione regionale dei trasporti oltre quello non disinteressato del Comune di Giubiasco.
Vedendo però quanto la quantità di cartelloni esposti da Airolo fino a Chiasso, i volantini recapitati nelle bucalettere di tutto il Cantone e le paginate di pubblicità sui giornali, fatte alcune somme ci pare ben evidente che la cifra a loro disposizione sia di gran lunga superiore.

A parte l’entità del finanziamento pubblico, ci si deve fare la domanda: ma è democraticamente corretto che siano spesi soldi di tutti i cittadini (anche dei contrari) a sostegno di una sola parte della contesa? Non si tratta di una forzatura antidemocratica?
Quello che però mi da fiducia è che si sta ripetendo quanto già successo 5 anni fa con la famosa votazione sulla Variante 95, anche qui era dal profilo finanziario e politico, Davide contro Golia … e vinse Davide!
Confido quindi nei cittadini ticinesi che invito a non farsi ingannare dagli scontati slogan pubblicitari del Si, ma di guardare ai fatti.
I fatti indicano, che si vorrebbe farci spendere 70 milioni per un progetto che non risolve il problema, ma lo aggrava intasando le strade in entrata e nel centro di Bellinzona.
Quindi, per il bene dei bellinzonesi, e per le tasche di tutti i ticinesi: votiamo No a questo inutile semisvincolo.

Daniele Polli, membro del Comitato “No all’autostrada in città“