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Dopo una lunga pausa estiva, Marine Le Pen, presidente del Front National, torna sulla scena politica francese e si esprime sulle manifestazioni anti-occidentali che da giorni imperversano in diversi paesi islamici.

Violente proteste esplose dopo la pubblicazione su Internet di un telefilm americano blasfemo contro l’islam, rinvigorite dalle caricature del profeta Maometto pubblicate dal giornale francese Charlie Hebdo.
Marine Le Pen ne parla sul quotidiano francese Le Monde. Qui di seguito alcuni passaggi dell’intervista.

Alla domanda “Cosa le ispira la vicenda delle caricature sul “Charlie Hebdo”? Le Pen risponde “C’è una serie di braccio di ferro condotta da gruppi politico-religiosi fondamentalisti in Francia.
Questi braccio di ferro sono stati persi, soprattutto dalla destra sarkozysta. E ogni volta che si è negoziato, concesso terreno, tentennato, si è spianata la strada agli eventi che scuotono il mondo oggi. Non vi è alcuna possibilità per negoziare.
Sia diciamo che la libertà d’espressione esiste con le riserve imposte dalla legge, sia si rimette in vigore la censura su Internet, si sottopongono i giornali alla lettura preventiva del governo, si ristabilisce il delitto di blasfemia.”

“La laicità è un valore non negoziabile, come la libertà. Ogni volta che l’abbiamo lasciata indebolire abbiamo creato il terreno per nuove rivendicazioni.
Ieri erano le preghiere nelle strade, hanno ottenuto la costruzione di moschee; poi vi sono state le proteste nelle scuole, nelle mense…
Quel che accade rivela anni di indecisione, di debolezza rispetto ai principi, ai valori, rispetto alla protezione che uno Stato deve incarnare. C’è bisogno di chiarezza, di buon senso. C’è bisogno di autorità.”

[…] “Sono felice che il delitto di blasfemia non esista più. Trovo stupefacente l’indignazione a geometria variabile della classe politica. Siamo in un paese dove il 95% delle profanazioni riguardano luoghi di culto o tombe cattoliche e mai che vi sia una riga di condanna sui giornali, un comunicato da parte di qualche ministro.
Appena viene profanata una moschea o un terreno di sepoltura musulmano si deve fare un comunicato.”

[…] “Se fossi al potere metterei alla porta tutti gli integralisti stranieri. Tutti! Li conosciamo molto bene. E’ necessaria un’applicazione severa della legge del 1905 : niente finanziamento, diretto o indiretto, delle moschee. Niente finanziamento estero.
… Salvo casi specifici di reciprocità : sono d’accordo che uno Stato finanzi una moschea nel nostro paese, ma solo se nel suo territorio non proibisce il finanziamento delle chiese o di qualunque altro luogo di culto.”

E sulla primavera araba, Marine le Pen dichiara : “La primavera araba si è trasformata in inverno islamista. E’ molto inquietante per l’Europa, rischia di portare un aggravamento dell’immigrazione.
… La Libia è forse la situazione più drammatica e nella quale noi abbiamo le maggiori responsabilità. Abbiamo volontariamente messo alla guida dello Stato libico dei fondamentalisti armati dal Qatar. Seguendo ciecamente gli Stati Uniti siamo stati degli irresponsabili.
Gli Stati Uniti continuano a spiegare di essere in guerra contro il fondamentalismo islamista e ogni volta che sono intervenuti da qualche parte hanno consegnato il paese ai fondamentalisti islamisti.
E per quel che riguarda il telefilm Innocence of Muslims, si tratta di una vicenda molto sospetta.
Questa specie di film di serie Z è, come per caso, stata messa su Internet da una televisione salafista e guarda caso questo causa un attacco all’ambasciata statunitense di Bengasi, proprio l’11 settembre. Non credo sia stato un caso.”