Il Consiglio federale sembra intenzionato a procedere allo scardinamento del segreto bancario anche per gli svizzeri (concretizzazione della mozione Schweiger).
Tale evoluzione è peraltro la logica conseguenza della deplorevole politica di cedimento in atto da tempo in materia di tutela del segreto bancario e, di conseguenza, della piazza finanziaria elvetica. Una politica che, c’è da sospettarlo, proseguirà fino all’abolizione del segreto bancario e, pertanto, porterà alla cancellazione di svariate decine di migliaia di posti di lavoro in Svizzera (posti di lavoro occupati prevalentemente da svizzeri o residenti).
Ovviamente la dinamica innescatasi è a “boule de neige”. Si comincia a fare delle concessioni al pretendente più forte (USA); poi, in base alla parità di trattamento si deve (o piuttosto, si sostiene di dovere) concedere le medesime facoltà a tutti gli altri paesi con cui si concluderanno accordi fiscali (vedi il caso della presentazione di cosiddette domane raggruppate).
Logica e prevedibile evoluzione era che anche le autorità fiscali cantonali avrebbero rivendicato l’accesso alle medesime informazioni che paesi stranieri possono ottenere.
Si aggiungerebbe a tutta la vicenda un ulteriore elemento inaccettabile se si allentasse il segreto bancario anche nei confronti dei residenti in Svizzera senza procedere prima ad un’adeguata amnistia, che permetta a questi ultimi di mettersi in regola.
Chiedo al lodevole Consiglio federale:
– Quando si fermerà lo smantellamento progressivo del segreto bancario e della piazza finanziaria ad opera del Consiglio federale?
– Il CF sapeva fin dall’inizio dove avrebbe portato la strada imboccata?
– Il CF ha stimato quanti posti di lavoro, in quali Cantoni, e per quali indotti ed introiti fiscali, sono a rischio a seguito della progressiva politica di smantellamento del segreto bancario e quindi della piazza finanziaria?
– Corrisponde al vero che la recente evoluzione giuridica ha reso la piazza finanziaria svizzera una delle meno competitive a livello internazionale?
– Se il segreto bancario dovesse, ciò che chi scrive non auspica, venire “allentato” (eufemismo) anche per i cittadini svizzeri o residenti in Svizzera: in che modo si permetterà a questi ultimi di mettersi in regola prima dell’eventuale entrata in vigore del “nuovo regime”?
Lorenzo Quadri
Consigliere Nazionale Lega del ticinesi