Petizione: Enti locali, rimettete ordine!

Onorevole Signor Presidente,
Onorevoli Signore e Signori Membri del Gran Consiglio,

Vi trasmettiamo l’annessa Petizione che abbiamo presentato oggi alla Segreteria del Gran Consiglio munita delle firme apposte da oltre un migliaio (1031 per l’esattezza) di cittadine e cittadini.

Ecco alcuni argomenti che la giustificano:

1. Principio fondamentale della democrazia svizzera e ticinese é quello della uguaglianza davanti alla legge e alla parità di trattamento. Le situazioni uguali devono essere trattate in modo uguale. Nel Cantone Ticino, da anni, questo principio viene violato in favore di Giuliano Bignasca, presidente a vita della Lega dei ticinesi, partito di maggioranza relativa in Governo. Egli é infatti pluripregiudicato per reati di diversa natura, ma viene trattato diversamente da tutti gli altri membri di Municipi del Cantone. Nessuno applica la legge nei suoi confronti. Per contro, sono notori casi, anche recenti, in cui Municipali vennero sospesi e poi esautorati anche per reati singoli e molto meno gravi.

2. Nel Ticino a favore di Giuliano Bignasca é stata organizzata e attuata una amnistia di fatto di carattere elettorale. Poiché viene eletto, la legge non viene applicata nei suoi confronti. Si tratta di un modello applicato in tempi recenti anche in Italia e tipico delle cosiddette repubbliche delle banane.

3. La Sezione degli Enti pubblici conosce da anni questa situazione, che é notoria. Deve quindi intervenire d’ufficio. E semmai sussistesse un dubbio al riguardo, allora che venga migliorata la legge. E si preveda l’obbligo, esplicito per tutte le autorità giudiziarie, di notificare al Consiglio di Stato tutti i procedimenti penali e tutte le condanne riguardanti un Municipale.

4. Il lassismo ed il favoritismo del Governo e del Dipartimento delle Istituzioni offre un pessimo esempio alla cittadinanza e rappresenta un pessimo modello. Lascia capire che il Presidente a vita della Lega può intimidire anche il Governo.

5.I reati per i quali Giuliano Bignasca venne condannato sono direttamente collegati alla dignità della funzione. Infatti si tratta di incitamento alla disobbedienza alle leggi, come nel caso dei radar. Oppure pubblica istigazione a un crimine e alla violenza. Ancora peggio i reati contro l’onore, poiché tutti commessi a mezzo stampa, contro avversari politici, per intimidirli e convincerli a rinunciare ad esprimere le loro idee quando non addirittura a dimissionare o comunque a rinunciare all’attività politica.

6. Bignasca si vanta delle sue condanne. Il suo giornale, Il Mattino della domenica, reagì al comunicato stampa del Ministero pubblico relativo alla conferma delle 243 denunce a suo carico con un manifesto intitolato “243 volte dalla parte della gente”. Sul Mattino della domenica del 2 settembre 2012 ha aggredito il Procuratore Generale ed il Pretore di Lugano per avere esercitato le loro funzioni nei suoi confronti.

7. Le principali autorità politiche del Cantone Ticino devono intervenire proprio a causa della responsabilità di Giuliano Bignasca come presidente a vita del partito di maggioranza relativa del Cantone Ticino.

8. Il favoritismo praticato per anni dalle Autorità cantonali verso Giuliano Bignasca minaccia la credibilità di tutte le istituzioni del Cantone.

Confidiamo in un intervento celere quanto efficiente.

Con distinti ossequi.

Per Belticino
Marco Mona, 6775 Ambrì
Giancarlo Nava, 6853 Ligornetto