“L’avversario politico inteso come nemico da abbattere”


L’associazione Belticino il 17 agosto ha scritto al presidente del Consiglio nazionale e negli scorsi giorni ha reso pubblico il testo di una lettera, nella quale lei viene accusato e il suo comportamento deplorato. L’abbiamo ricevuta anche noi e l’abbiamo pubblicata. In essa leggiamo: “(Sulla pagina Facebook dell’on. Quadri) Viene riprodotta la copertina della rivista cattolica italiana di grande diffusione, conosciuta da decenni, che porta il titolo “Famiglia Cristiana”. Questo titolo era stato modificato in “Famiglia Musulmana”. Sulla copertina appariva la fotografia di un uomo che abbraccia un bambino, che viene accompagnata dalla didascalia “Cosa fare se tuo figlio non vuole fare il kamikaze?”(…)”

Ticinolive Onorevole Quadri, che cos’è questa storia? Questa “Famiglia Musulmana” com’è arrivata sulla sua pagina Facebook? L’ha creata lei? L’ha scaricata lei?

Lorenzo Quadri Il fotomontaggio in questione non è stato né caricato, né men che meno creato da me (non ne sarei nemmeno tecnicamente in grado). E’ arrivato sulla mia pagina Facebook senza alcuna azione da parte mia. Quando l’ho visto, l’ho fatto levare.

Se non ce l’ha messa lei, in che forma ha “espresso adesione” ai contenuti del testo?
LQ In nessuna forma. Al contrario, quando ho scoperto la “sorpresa” l’ho fatta cancellare.

Il presidente del CN on. Hansjörg Walter ha risposto alla lettera di Belticino?
LQ Sì, ha risposto che non è compito dell’ufficio presidenziale del Consiglio nazionale sindacare su simili questioni.

Sembra che la “crociata moralizzatrice” non dia tregua, si arricchisce sempre di nuovi episodi. Il loro motto è: “No a un linguaggio duro e aggressivo in politica”. Tale imperativo, tuttavia, se spinto all’estremo, non può trasformarsi in un attacco alla libertà d’espressione?
LQ Si tratta di moralismo a senso unico, diretto unicamente contro l’avversario politico inteso come nemico da abbattere, nei cui confronti si cerca di creare un clima da caccia alle streghe. Il caso del fotomontaggio “famiglia musulmana”, che Belticino ha cercato di inscenare sul nulla contro di me, ne è un chiaro esempio. Chi ha la morale a senso unico non è minimamente nella condizione di calare lezioni. Oltretutto, avendo saputo che qualcuno ha pensato bene di addirittura creare un mio finto profilo facebook, non mi sorprenderei nemmeno troppo se si scoprisse che a far comparire il fotomontaggio “famiglia musulmana” sulla mia pagina fb è stato qualcuno vicino a questi ambienti di sedicenti moralizzatori, per poi creare il caso ad arte. Ovviamente non ho nessun elemento concreto per sostenerlo, e non dispongo delle conoscenze tecniche per sapere se una cosa del genere sia fattibile. Ma, se tanto mi dà tanto… Una cosa è certa: Belticino avrebbe potuto benissimo contattarmi per chiedere spiegazioni. Invece ha preferito partire lancia in resta, scomodando addirittura la presidenza del Consiglio nazionale. Sul nulla. Perché si parte dal presupposto che il leghista non può che essere razzista e quindi colpevole per definizione. Se questa è “morale”…

Molti infine si domandano: questa azione concertata e prolungata sortirà un risultato concreto (favorevole a chi la promuove)?
LQ Chi promuove questa campagna di moralismo a senso unico si screditerà da solo. Come del resto ha fatto con il caso del fotomontaggio “famiglia musulmana”.


L’UDC Hansjörg Walter, presidente del Consiglio Nazionale


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