Nell’anno del centenario dalla nascita di Italo Valenti (Milano 1912 – Ascona 1995) il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona, in collaborazione con Casa Rusca Pinacoteca Comunale di Locarno e l’Archivio Valenti di Mendrisio, omaggia l’artista affiancando le sue opere degli anni di Ascona a quelle dei suoi amici, gli artisti Jean Arp, Julius Bissier, Ben Nicholson, Hans Richter e il poeta scrittore Alfred Andersch.

Siamo negli anni Cinquanta, quando Valenti decide di lasciare «tutto dietro di sé, amici, compagni, casa» e si trasferisce in Svizzera,prima a Muralto quindi ad Ascona, inserendosi nell’orbita degli atelier di Remo Rossi a Locarno e della stamperia di François Lafranca, con Arp, Bissier, Nicholson e Richter. Una Svizzera che significa per Valenti anche il definitivo abbandono del figurativo per l’astratto, dove forme e colori essenziali non sono più referenziali ma liberi di esprimere il pensiero sotteso all’emozione che nasce dalla pura contemplazione, vaste superfici cromatiche di colori puri che invadono lo spazio, accordandosi senza peso le une con le altre, liricamente. Non per nulla si parla di “astrattismo
lirico” per l’opera di Valenti che, dal 1959, andrà rafforzandosi con l’uso del collage, probabilmente favorito dalle esperienze analoghe di Arp, Richter e Nicholson: assemblaggi di carte monocrome o dipinte, sovrapposte, articolate
con tocco leggero, in cui si perde il senso della misura, superato dall’universalità delle proporzioni, quasi musica per gli occhi.

Sempre in Svizzera, Italo Valenti farà la conoscenza dello scrittore Alfred Andersch (Monaco 1914 – Berzona 1980), acuto critico d’arte che sapeva spaziare dalla poesia al cinema e alla pittura. Scrittore tedesco naturalizzato svizzero,
impegnato per tutta la vita contro ogni tipo di prevaricazione politica e morale, scelse poi la Svizzera, nel 1958, vivendo a Berzona nella Val Onsernone, a contatto con artisti e poeti di tutto il mondo.

In parallelo alla mostra di Ascona, anche il Museo d’arte Mendrisio presenta Omaggio a Italo Valenti (13 ottobre 2012 – 6 gennaio 2013), una selezione di opere rappresentative del periodo di “Corrente” (inizi degli anni ’40) e degli anni a cavallo tra il ’50 e il ’60.


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