Il Consiglio di Stato vuole un’applicazione à la carte dell’iniziativa per l’espulsione dei criminali stranieri!
I Giovani UDC prendono atto con sconcerto della decisione del Consiglio di Stato ticinese in merito alle due varianti di legge messe in consultazione dal Consiglio federale relative all’iniziativa popolare per l’espulsione dei criminali stranieri. Non tanto per aver scelto la variante più vicina alle posizioni del Comitato d’iniziativa, cosa che non può che farci piacere, ma per il fatto di voler preferire comunque l’applicazione di una pena detentiva minima di sei mesi come presupposto per l’espulsione dei condannati di origine straniera, parere presente nella variante sostenuta dal Governo federale.
Praticamente l’Esecutivo cantonale si cimenta nel bricolage giuridico noncurante del fatto che dietro a questo squallido teatrino messo in piedi dal Collegio federale ci sta una volontà popolare ben definita che richiede esplicitamente l’allontanamento automatico dei criminali stranieri. È importante tener conto che la questione della condanna minima era presente nel controprogetto diretto all’iniziativa, proposta sonoramente bocciata in sede di votazione popolare e che quindi non ha la benché minima ragione di venir nuovamente sostenuta.
Il Consiglio federale, in questo senso, ha già perso parte della sua credibilità nei confronti del popolo ed è anche per questo motivo che l’UDC ha deciso di lanciare una nuova iniziativa popolare (“Attuazione della volontà popolare”) che mira, se accettata, a mettere in atto per filo e per segno quanto proposto nell’iniziativa originaria.
Ora che anche il Consiglio di Stato ticinese decide di calpestare seppur parzialmente la volontà popolare. Per questo motivo è più che mai necessario che la nuova iniziativa venga sostenuta e messa in votazione al più presto.
Giovani UDC Ticino