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L’ASNI si rimette in questione dopo il fallimento dei tre referendum contro gli accordi fiscali e della sua iniziativa popolare “Accordi fiscali internazionali : la parola al popolo” lo scorso giugno. Il presidente Pirmin Schwander è pronto a dimettersi per permettere al movimento di rinnovarsi.

“Adattamenti sono necessari dopo un 2012 difficile – ammette il Consigliere nazionale UDC Pirmin Schwander, presidente dell’Azione per una Svizzera indipendente e neutrale. A suo dire, l’ASNI avrebbe dovuto iniziare a riconsiderare il suo ruolo già anni fa.
E’ giunto il momento di far avanzare questa riflessione. Pirmin Schwander precisa : “Non vi devono essere tabù quando si tratta di riorientare il movimento.”

Il presidente dell’ASNI si dice pronto a dare le dimissioni, ritenendo che un cambiamento di direzione necessiti di persone nuove.
Il suo eventuale ritiro verrà discusso nella prossima assemblea generale, il 27 aprile 2013.
Schwander ammette le proprie responsabilità nel fatto che l’ASNI non sia stata capace di allargare la sua base all’infuori dell’UDC : “Non siamo stati in grado di attirare politici di altri partiti – e a suo dire l’immagine che gli altri partiti hanno dell’ASNI è una causa del fallimento.

Schwander deplora anche il fatto che l’ASNI non sia capace di spiegare la sua posizione rispetto agli accordi bilaterali.
“La via bilaterale conduce a un vicolo cieco ma non sappiamo spiegare chiaramente agli altri politici quale sia la nostra alternativa all’entrata della Svizzera nell’Unione europea – spiega – Soluzioni concrete devono ora essere proposte per trovare il modo di sostituire i bilaterali.”

(Fonte : NZZ am Sonntag)