Stop alle gite culturali al LiLu1

La decisione presa dal Collegio Docenti del Liceo cantonale Lugano 1 (76 favorevoli, 0 contrari e 10 astenuti) di abolire tutte le gite culturali per protestare contro il taglio del 2% sugli stipendi dei dipendenti cantonali non può che lasciare stupefatto chiunque abbia a cuore la formazione dei nostri giovani, che non passa solo dalle lezioni in classe ma anche dalle gite, momento importante di condivisione e scambio informale tra docenti e allievi, ma soprattutto occasione di visitare città e conoscere culture diverse.

I Giovani UDC ticinesi faticano a trovare un nesso logico tra questa scriteriata decisione e il taglio sugli stipendi annunciato. Ci risulta infatti che i costi delle gite (viaggio, albergo e pasti) vengano rimborsati mediante il budget che il Cantone mette a disposizione dei licei e che quindi i docenti non escano di certo con le ossa rotte da una gita culturale! L’impressione è piuttosto che il corpo docenti del LiLu1 voglia utilizzare gli incolpevoli allievi come grimaldello per le proprie rivendicazioni, come ostaggi per ottenere l’annullamento dei tagli sui salari. Quel che è certo è che in questa situazione a perderci saranno unicamente gli studenti.

Ricordiamo che secondo l’art. 77 del Regolamento del LiLu1 “le uscite culturali sono parte integrante della normale attività di insegnamento”. Soppresse le gite, viene dunque a cadere una componente fondamentale dell’insegnamento liceale: si tratta quindi di un mancato adempimento grave dei compiti di un docente. Per l’aneddotica, ricordiamo che nel settore privato in questo periodo i tagli sui salari sono anche quattro-cinque volte maggiori e che il rifiuto ingiustificato di svolgere un compito assegnato può portare ad un ammonimento o al licenziamento.
L’organizzazione di una gita culturale comporta uno sforzo ed una responsabilità maggiori da parte del docente rispetto al normale insegnamento: la decisione di sospendere le gite al LiLu1, oltre a non centrare l’obiettivo, contribuisce quindi a peggiorare l’immagine del docente, già visto da alcuni come una persona con poche ore di lavoro e tanti giorni di vacanza e che ora nemmeno vuol più organizzare le gite per gli studenti!

Il nostro auspicio è che i docenti del LiLu1 si ravvedano, trovando altre strade per portare avanti le proprie rivendicazioni (sulla cui legittimità non disquisiamo in questa sede), senza colpire gli studenti. Qualora ciò non dovesse succedere, chiediamo agli allievi stessi e alle loro famiglie di opporsi energicamente a questa decisione, coinvolgendo i propri rappresentanti (comitato studenti e sindacato SISA), i quali potranno dimostrare di difendere gli interessi degli studenti e non solo di portare avanti rivendicazioni post-sessantottine.

Giovani UDC Ticino