POLITICA MONETARIA – In settembre le riserve in divise della Banca nazionale svizzera sono aumentate di 8,5 miliardi di franchi, a 429,3 miliardi. L’istituto ha leggermente rallentato il ritmo degli interventi per difendere il tasso massimo di cambio 1,20 franchi per 1 euro.
Conseguenza della moltiplicazione degli interventi dell’istituto di emissione, le riserve in divise erano salite di molto nei mesi precedenti, raggiungendo i circa 40 miliardi di luglio, dopo i 60 miliardi di giugno e i 65 miliardi di franchi di maggio.
L’aumento di 8,5 miliardi di franchi di settembre segna dunque un vistoso rallentamento.
Alla luce dei recenti sviluppi nell’ambito della crisi del debito nella Zona euro, gli investitori hanno ritrovato un po’ di fiducia. Venerdì scorso verso le 10h30, l’euro segnava 1,2115 franchi.
Le riserve della BNS sono essenzialmente in euro, dollari, yen e lire sterline. La loro crescita riflette gli interventi della banca centrale sui mercati del cambio, ma può anche significare un apprezzamento di queste monete nei confronti del franco svizzero.
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