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Per il merito di aver contribuito alla pace e alla democrazia e alla tutela dei diritti umani, in oltre 60 anni di attivita, il comitato del Nobel ha deciso di assegnare il Nobel per la Pace all’Unione europea.

Un’istituzione la cui creazione ha evitato le guerre militari tra i paesi, indubbiamente, ma non le tensioni e i conflitti sociali interni, provocati in questi ultimi anni dalla crisi economica, si legge nel portale d’informazione Wall Street Italia.com : “Le immagini delle proteste in Grecia e nelle piazze di Spagna, così come della povertà nelle strade portoghesi e del rogo delle bandiere della Germania sono indelebili.
Nella sua motivazione, la giuria ha sottolineato come Spagna e Portogallo siano entrate a far parte del blocco UE dopo aver messo per sempre alle spalle le dittature di Franco e Salazar.
Ma ora le difficili condizioni economiche minacciano la parità di diritto e trattamento tra i cittadini. Non più tra fascisti e repubblicani, bensì tra ricchi e poveri.

L’attribuizione del Nobel per la Pace vuole essere anche – ha spiegato la commissione – un monito affinchè l’Unione Europea continui a lavorare per assicurare la pace e la solidarietà tra i paesi dell’Europa : “L’Unione Europea è riuscita a riunificare Francia e Germania e anche gli stati dell’ex blocco sovietico.”

Snobbato invece il fatto che le autorità dell’UE sono riuscite anche a dividere il blocco a 27, più precisamente sul tema dell’unione monetaria, creata di tutta fretta per poter tenere il passo delle grandi potenze mondiali economiche in crescita di Stati Uniti, Russia, Cina, Giappone, Brasile e India e i cui effetti ‘dannosi’ commessi con il “peccato originale dell’euro” si vedono chiaramente anche oggi nella forma della crisi del debito.”