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Il deputato Verde al Parlamento europeo considera che nell’ambito del conflitto fiscale con la Germania la posizione della Svizzera è “da scellerati” : “La Svizzera sta bene solo perchè è circondata dai paesi dell’Unione europea.”

Daniel Cohn-Bendit si è espresso in un’intervista sul domenicale SonntagsZeitung : “La Svizzera deve riflettere se continuare a ospitare la sottrazione fiscale.”
Cohn-Bendit si dice disturbato soprattutto dal fatto che l’accordo con la Germania non preveda di comunicare i nomi degli evasori fiscali.
A suo dire, è assurdo che la Svizzera voglia proteggere la sfera privata tramite il segreto bancario, perchè in questo modo i diritti dell’individuo sono associati a dei crimini.
Cohn-Bendit non è contrario al segreto bancario ma desidera l’introduzione di una regola : “Quando un cittadino vuole depositare soldi, a partire da una data somma, come ad esempio 20’000 euro, questo deve essere immediatamente segnalato all’amministrazione fiscale del suo paese.”

L’Unione europea dovrebbe usare la stessa strategia che gli Stati Uniti adottano nei confronti della Svizzera : “Il Foreign Account Tax Compliance Act – spiega – obbliga le banche a segnalare al fisco americano tutti i conti detenuti da cittadini statunitensi.”
Per l’eurodeputato, meglio ancora sarebbe che la Svizzera entrasse nelll’Unione europea : “La Svizzera è in buona salute solo perchè è circondata dai paesi dell’Unione europea, perchè l’UE instaura strutture economiche con aziende come la Nestlè.”