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Mentre non sono ancora concluse le indagini condotte dagli inquirenti del canton Grigioni, a processo vanno il moldavo Ruslan Cojocaru, presunto autore dell’omicidio dei coniugi Ferrari e l’imprenditore valtellinese Ezio Gatti, presunto mandante del delitto.

Gabriella e Gianpiero Ferrari erano stati uccisi a colpi di pistola nella loro azienda di Zalende, una frazione di Brusio, il 21 novembre 2010.
L’inizio del processo è stato fissato il 9 novembre, presso la Corte d’Assise di Sondrio. E’ verosimile che prima di questa data la cassazione italiana non si sarà ancora pronunciata sulla competenza territoriale, svizzera o italiana.
Le autorità giudiziarie di Roma avevano d’altronde rimandato a Sondrio il compito di decidere sulla questione giurisdizionale, ossia la competenza dell’Italia a processare i due imputati.

Gatti e Cojocaru rischiano l’ergastolo. Sono infatti accusati di omicidio premeditato e aggravato e di porto abusivo d’arma da fuoco.
Nessun rinvio a processo invece per Sergio Paganini, l’ex autista e vicino di casa dei coniugi Ferrari. In un primo tempo era stato ritenuto coinvolto nell’omicidio ma poi la sua posizione era stata stralciata.