Inondazioni e black out totale. La città di New York è sommersa dalle acque. Sott’acqua i tunnel stradali, interi quartieri, Wall Street, Manhattan, le stazioni della metropolitana, il cantiere di Ground Zero. Negli 11 Stati toccati dall’uragano Sandy i morti sono una ventina.

L’uragano ha investito New York come da previsioni, poco dopo la mezzanotte di lunedì, ora svizzera. Spinta dall’alta marea e dai fortissimi venti, l’acqua ha superato per oltre 3 metri gli argini, facendo saltare diversi impianti dell’energia elettrica. Oltre 660mila abitanti – di cui 250mila a Manhattan – sono rimasti al buio. Negli Stati colpiti dall’uragano il black out ha toccato 5 milioni di persone.
Black out anche all’ospedale della New York University. Tutti i pazienti sono stati evacuati. Centinaia di pompieri, poliziotti e soccorritori rispondono a decine di migliaia di chiamate ai centralini del 911.

Per evitare una catastrofe ancora maggiore, a Hancocks Bridge, nel New Jersey, è stato disattivato il reattore nucleare Salem 1. Situato al bordo del fiume Delaware, il reattore è stato chiuso quando diverse pompe di circolazione dell’acqua hanno smesso di funzionare, ha precisato la società Public Service Electric and Gas (PSEG), aggiungendo che il vicino reattore di Hope Creek funziona invece in maniera normale.
Martedì mattina il presidente Obama ha decretato lo stato di catastrofe maggiore per lo Stato di New York. Obama resta alla Casa Bianca per seguire i soccorsi mentre Mitt Romney si è recato in Ohio per partecipare a un evento di solidarietà con le vittime dell’uragano.