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La presidente della Confederazione elvetica e responsabile delle Finanze, Eveline Widmer Schlumpf, è la pecora nera dei banchieri e dell’estrema destra.

Lo scrive il giornale francese Le Point : “Difendendo “la strategia dei soldi pulti”, Widmer Schlumpf ritiene che un piccolo paese come la Svizzera non potrà resistere ancora molto alle pressioni di Bruxelles e di Washington.
Widmer Schlumpf vuole sopprimere il segreto bancario, non solo per gli stranieri che vengono a depositare i loro fondi non dichiarati nelle banche di Ginevra, Lugano o Zurigo, ma anche per gli stessi svizzeri.
Una recente inchiesta mostra infatti che gli svizzeri sono tra i maggiori evasori fiscali al mondo.

I banchieri svizzeri che vivono, secondo certe stime, al 70% o 80% grazie ai soldi “grigi ” o “neri”, non amano Eveline Widmer Schlumpf. E a detestarla ci pensano anche i responsabili dell’UDC, il partito più a destra della scacchiera politica svizzera e anche il più importante, con il 27% dei suffragi alle ultime elezioni del 2011.
Ex militante dell’UDC, Eveline Widmer Schlumpf ha lasciato questa formazione politica nel 2008 per il Partito borghese democratico, organizzazione nettamente più moderata.
Per contrastarla, la sezione zurighese dell’UDC ha proposto di lanciare un’iniziativa popolare per salvare il segreto bancario svizzero, garantendolo costituzionalmente.
La sua soppressione sarebbe allora praticamente impossibile. Il governo svizzero potrebbe così rispondere agli Stati vicini che il popolo vuole che il segreto bancario sia mantenuto.

“I cittadini potranno difendersi contro lo Stato. E’ necessario perchè Berna sta mollando tutto – deplora il Consigliere nazionale zurighese dell’UDC Hans Fehr.
“Non accetteremo che ogni cittadino del paese sia sospettato di essere un potenziale evasore. Sosterremo a fondo questa iniziativa – commenta Oskar Freysinger, vice-presidente UDC, maledicendo “la vigliaccheria del governo”.