Le FFS hanno deciso di far pagare ai partiti politici le azioni di propaganda nelle stazioni. PPD, PLR, UDC e PS hanno trasmesso una lettera aperta all’ex regia federale manifestando disappunto.

I quattro partiti non approvano la decisione presa dai vertici delle FFS di far pagare il permesso di condurre azioni politiche nelle stazioni dei treni. Mercoledì hanno scritto al direttore delle FFS, chiedendo un incontro per discutere la questione.
In questa lettera, trasmessa anche alla stampa, i partiti ritengono che il nuovo regolamento delle FFS “eriga ostacoli ben troppo alti per l’azione politica”.
I termini e i costi imposti non sarebbero per nulla giustificati. Per esprimere il loro punto di vista, i partiti hanno dunque sollecitato un incontro con Andreas Meyer.

Secondo un verdetto del Tribunale federale dello scorso luglio, le FFS devono autorizzare le azioni politiche o religiose nelle stazioni. Ma, ad esempio, chi vuole usare questi spazi pubblici per raccogliere firme non lo può fare gratuitamente.

Le FFS chiedono 1’053 franchi al giorno per un’autorizzazione nelle stazioni Railcity. Nelle stazioni di medio traffico la tassa è di 486 franchi al giorno e di 108 franchi nelle stazioni di poco traffico.
L’ammontare della tassa è giustificato dai costi assunti dalle FFS, ha spiegato un portavoce dell’ex regia federale.
Oltre all’autorizzazione, si tratta di attribuire un perimetro preciso agli organizzatori. In taluni casi si devono prevedere misure di sicurezza supplementari, oltre alla pulizia finale del luogo.
Secondo il portavoce le tariffe sono corrette. Corrispondono a un quinto delle tasse chieste per le azioni commerciali e coprono appena i costi.
Il portavoce ammette comunque che le FFS mancano di esperienza in questo ambito : “Attualmente registriamo circa 2’000 richieste l’anno. In futuro dovrebbero aumentare sostanzialmente.”

(Fonte : rts.ch)