Guido Robotti è stato recentemente designato dal Comitato direttivo di AL quale presidente della neocostituita sezione di Lugano. In questa intervista di Francesco De Maria egli ci parla della sua visione politica e delle sue speranze, citando Tennessee Williams, l’imperatore nipponico e… Mao Tse Tung.


Francesco De Maria Presentarsi a Lugano il 14 aprile 2013! Una decisione non da poco per AreaLiberale. L’avete ponderata bene?

Guido Robotti Abbiamo deciso di presentarci perché alcuni membri luganesi di AL hanno espresso il desiderio di candidarsi ed a questo punto “AL al servizio di Lugano e dei luganesi” appariva una opzione logica.

Che cos’avete preparato sin qui? Avete già raccolto l’adesione di numerosi candidati? La lista per il Municipio è pronta?
GR Riprendo Tennessee Williams: AL rappresenta “un Tram chiamato desiderio” e abbiamo diverse persone che hanno espresso il desiderio di salire sul Tram evidentemente sperando che li porti alla meta.

Lugano è una città potenzialmente favorevole ad AreaLiberale, ma un inizio è per sua stessa natura difficile. Che cosa potrebbe giocare a vostro favore sulle rive del Ceresio?
GR AL vuole favorire la produzione di benessere, l’eccellenza nei vari campi ed incentivare chi desidera operare con successo: non sono certo obiettivi solo dei luganesi, ma obiettivi ai quali i luganesi dovrebbero essere particolarmente sensibili. Non pensiamo comunque solo al settore finanziario ed industriale privato, ma anche a centri di eccellenza quali ad esempio l’Università della Svizzera Italiana ed il Cardiocentro Ticino.

Inversamente, che cosa potrebbe compromettere la vostra riuscita?
GR Che in tempi di crisi al nostro concetto di giustizia ridistributiva e commutativa (ridistribuzione di ricchezza tramite donazioni da privato a privato) venga anteposto il concetto di stato donatore caritatevole. A lungo termine la migliore socialità è una economia prospera… ma le elezioni saranno in primavera.

Il “risultato”, a questo si pensa e di questo si parla. Mi definisca per AL un risultato buono; poi un risultato accettabile.
GR Alla fine della seconda guerra mondiale l’imperatore del Giappone si rivolse al paese dicendo : “dobbiamo accettare l’inaccettabile”. Tutto è accettabile: è per altro auspicabile che tramite alcuni consiglieri comunali A.L. possa portare avanti delle opinioni che oggettivamente molti cittadini sentono come prioritarie.

In che cosa AreaLiberale differisce – in senso ideologico – dai liberali “luganesi” che sono rimasti all’interno del PLR ?
GR AL è uno di quei prodotti dove “l’etichetta rispecchia il contenuto”.

Perché un liberale luganese dovrebbe trasferire il voto dal suo vecchio partito ad AL ?
GR Perché AL è uno di quei prodotti dove “l’etichetta rispecchia il contenuto”.

Lei ha l’onore di presiedere la prima sezione del nuovo partito. Quali sono i suoi piani operativi ? Più specificamente, come pensa di organizzare questa prima importantissima campagna elettorale di AL ?
GR Proponendo un prodotto dove l’etichetta rispecchi il contenuto.

Quando si terrà l’inaugurazione della Sezione luganese?
GR La sezione si inaugura iniziando a lavorare ed in tal senso l’inaugurazione è già avvenuta : presenteremo comunque i nostri candidati al Municipio il 27 Novembre.

L’area di destra non è mai stata tanto affollata: i liberali nel PLR (immagino che ci siano ancora!), l’UDC, AreaLiberale, IdeaLiberale (che però non vuol essere un partito), la Lega (messe da parte certe idee socialistoidi), una congrua parte del PPD versione Jelmini… Verrebbe voglia di dire: troppa grazia sant’Antonio! Essenziale tuttavia è l’interazione tra le varie forze politiche e questo punto non è stato stato sufficientemente chiarito né messo alla prova. A Lugano nasceranno sinergie, alleanze…
GR Sarà la mia deformazione professionale come medico, ma sarò molto pragmatico: io penso che AL sostenga obiettivi che fino ad ora gli altri partiti di centro-destra hanno sbandierato nei proclami elettorali , ma che alla prova dei fatti pur di accaparrarsi voti hanno spesso, se non traditi, per lo meno annacquati. Come diceva un famoso politico cinese “a me non importa che un gatto sia bianco o nero; l’importante é che prenda i topi”.

Lei pensa che il violento attacco alla piazza finanziaria svizzera colpirà duramente Lugano? La città perderà posti di lavoro pregiati e introiti fiscali? Come battersi contro un minaccioso declino?
GR È illusorio pensare che la piazza finanziaria e il mondo del lavoro a Lugano non risentano della bufera che imperversa sulla Svizzera e che – dobbiamo rendercene conto – ne mina l’immagine e la fiducia ben al di là della sola piazza finanziaria. Anche un piccolo paese, quando affronta una sfida in modo compatto riesce molto spesso a ottenere grandi risultati. Se Lugano riuscisse ad esprimere in modo compatto, fermo e civile le realistiche esigenze della propria piazza finanziaria, potrebbe innescare un meccanismo virtuoso atto a modificare l’atteggiamento che i vertici politici del nostro paese manifestano in sede di trattative internazionali.

Dopo un fulmineo diluvio di critiche le polemiche sul PVP luganese sembrano essersi attenuate. La gente si sarà rassegnata? Lei lascerebbe le cose come stanno?
GR Mi sono in effetti trovato in difficoltà a circolare in macchina per Lugano. Se fosse la circolazione del sangue nel corpo umano come medico le saprei dare risposta, ma per quanto riguarda il piano viario ammetto di non essere competente e se dovessi occuparmene in prima persona confesso che chiederei aiuto a degli specialisti.

Lei ha già svolto in passato attività politica? Sarà candidato al Municipio?
GR Sono domiciliato a Paradiso quindi non entro in linea di conto come candidato. La mia posizione professionale non mi permetterebbe inoltre di dare il massimo come municipale e forse neppure come consigliere comunale, ma d’altra parte ritengo che la mia esperienza professionale e di vita possa essere utile a un giovane partito.

Qual è attualmente la sua posizione professionale?
GR Dopo avere diretto per oltre due decenni un reparto ospedaliero sono un libero professionista, che al mattino… si rimbocca le maniche e svolge anche quei compiti che prima delegava. In altre parole: non lavoro di più, ma faccio di tutto!

Redigiamo un manifesto elettorale per Lugano 2013, ma riduciamolo all’osso e scriviamo solo tre idee, le più importanti…
GR Scriviamone solo una: partiamo da Lugano per ridare slancio al Ticino.

Tutti vedono le enormi difficoltà che comporta la composizione della lista PLR per il Municipio. Aspettiamo con fede. Giudichi invece con l’occhio del politico smaliziato le difficoltà della Lega (se ci sono) nell’eseguire lo stesso esercizio.
GR Sono sicuro che entrambi vogliano fare il meglio e sinceramente non mi sembra il momento per sperare nelle debolezze altrui: come detto spero per Lugano e per il Ticino che vi saranno gatti in grado di catturare i topi! Per quanto riguarda la definizione di politico smaliziato mi permetta di riprenderla nelle conclusioni.

Il leader di AL Sergio Morisoli ha recentemente dichiarato: “Vorrei che Giudici rimanesse sindaco ancora per tre anni”. Una normalissima – e più che comprensibile – dichiarazione di simpatia e stima per un uomo che ha dato tanto? Oppure un abbozzo di strategia?
GR La considero una dichiarazione di stima e di rispetto: penso che chi ha fatto e dato meriti stima e rispetto… e poi non bisogna cambiare tanto per cambiare, ma perché si ha una migliore alternativa!

E arrivo alle conclusioni: mi ritengo un tecnico e non un politico e senz’altro non uno smaliziato, ma la Svizzera, il Ticino e Lugano attraversano un momento non facile nel quale ognuno di noi dovrebbe sentirsi motivato a fornire il proprio contributo.


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