Poco tempo fa, Scientology aveva tentato di “utilizzare” Besso Pulita! per infiltrarsi nella scuola ticinese. Un piano prontamente smascherato. Ora sembra riprovarci il signor Nenad Stojanovic: vorrebbe servirsi dell’Associazione, che da anni lotta contro lo spaccio, la prevenzione e per una migliore qualità di vita nel quartiere, per profilarsi politicamente oltre San Gottardo (e chissà, anche a Lugano?) ergendosi a paladino della lotta al razzismo. Utilizza addirittura la Rivista dell’integrazione e della migrazione «Terra Cognita» (sostenuta dall’autorità federale) per «erudirci» e propinarci lezioni di democrazia.

Vediamo un po’.

«Besso Pulita è il nome di un’associazione fondata nel 2008 dagli abitanti del quartiere di Lugano. Con diverse iniziative si prefigge di impedire lo spaccio e l’acquisto di droga su suolo pubblico. Il Municipio di Lugano attribuisce lo spaccio di droga soprattutto alla presenza di persone di colore. Obiettivo dell’associazione è di «estirpare» il fenomeno del commercio della droga e «rioccupare» rispettivamente «liberare» il quartiere. All’associazione appartengono e operano persone di diverse correnti politiche, di destra e di sinistra. Nella fase iniziale è apparso anche un Consigliere di Stato e il sindaco di Lugano partecipa regolarmente alle assemblee dell’associazione. «Besso Pulita», inizialmente promossa da un’iniziativa popolare, si avvale oggi in un certo senso di sostegno istituzionale. Nenad Stojanovic, che da lungo tempo segue le attività associative, analizza la contraddittorietà di un atteggiamento finalizzato a risolvere il problema determinato da stranieri e indesiderate presenze nel quartiere. Voler «Ripulire» e «riconquistare» un quartiere può anche avere motivazioni nobili. Nello stesso tempo bisogna essere consapevoli che con una retorica di questo genere, che va a colpire soprattutto un gruppo di persone (ovvero asilanti con la pelle scura), si promuovono tendenze e atteggiamenti pericolosi difficilmente tollerabili in una democrazia».

Il titolo dell’articolo, in italiano, firmato da Stojanovic (membro della Commissione federale contro il razzismo) porta questa indicazione: «Droga e richiedenti l’asilo: in Ticino c’è chi chiede pulizia». L’ambiguità è più che evidente. Ovvero si riconosce qualche pregio a «Besso Pulita!» ma, sostanzialmente, prevale – come nella versione tedesca, tradotta qui sopra – lo sfondo «razzista» che animerebbe promotori e aderenti all’associazione.

L’impegno nella traduzione del testo tedesco, riassuntivo delle tre pagine dell’autore, non è casuale. L’obiettivo principale dell’estensore, che non abbiamo mai avuto il piacere di salutare a una delle nostre riunioni, a uno dei numerosi eventi e feste (ma che è citato come «esperto» di cose bessesi), è quello di «informare» alla sua maniera oltre San Gottardo. E non dobbiamo certo spiegare a nessuno che cosa capisce, dal testo tedesco, Herr Meier di Voegelinsegg o la Frau Stirnimann di Oberhorgen.

Di obiezioni ce ne sarebbero moltissime da fare, già partendo dal fatto che «Besso Pulita!» (con l’esclamativo, prego, che ha un senso ben preciso) è stata fondata nel 2007 e non nel 2008. Che all’associazione ha aderito anche la Comunità africana. Che abbiamo incontrato i responsabili di Soccorso operaio svizzero per trovare collaborazioni a sostegno dei richiedenti l’asilo. Che abbiamo organizzato eventi e occasioni di socializzazione, sempre fermamente chiedendo rispetto per tutti (a Besso risiedono oltre 55 etnie diverse). Ma non finisce qui: possiamo anche citare l’interesse allargato ad altri quartieri luganesi, il sostegno a Bellinzona, Chiasso e Biasca (dove è stata fondata un’analoga associazione) e persino l’interesse della città di Losanna alla nostra esperienza. Che siamo stati citati quale esempio da promuovere alla Conferenza nazionale dei direttori dei Dipartimenti di giustizia e polizia.

Ricordiamo anche il sostegno incondizionato di magistrati come Perugini, Noseda e Pagani; l’appoggio del comandante delle guardie di confine Antonini; la collaborazione con i vertici della polizia cantonale affinché fossero rispettati i principi della società civile e i diritti delle persone. Saranno tutti «promotori di tendenze pericolose, intollerabili in democrazia»? Per l’estensore dell’articolo la raccolta di 7 mila firme in due settimane contro lo spaccio a Besso e le 3 mila a favore di un posto di polizia alla stazione di Lugano, sono forse eventi “non democratici”? Persino la Confederazione si sta attivando per arginare il problema dello spaccio, per cui poliziotti nigeriani (e non, ohibò!, australiani!) pattuglieranno città svizzere, comprese quelle ticinesi, per combattere il traffico di cocaina proveniente dal loro paese. Ed è un progetto pilota dell’Ufficio federale della migrazione (UFM) partito nel 2011 e che ha tutto il nostro sostegno. Superfluo aggiungere altro. Sono i fatti che contano, come quello che Besso è ridiventato un quartiere, grazie non solo a Dio che sta nei cieli, ampiamente vivibile. In attesa di vedere il Signor Stojanovic a Besso, lo saluto cordialmente.

Ugo Cancelli
Presidente Besso Pulita!