Il partito ecologista farà a meno del finanziamento di UBS e Credit suisse. L’ufficio dirigenziale del partito ha spiegato che queste donazioni non sono “etiche” e danneggiano la credibilità dei Verdi. Sono invece benvenuti i 12’000 franchi offerti dalla Raiffeisen.

Infatti la Raiffeisen è considerata dal partito una banca cooperativa, solidamente ancorata al territorio elvetico, che non è mai stata al centro di scandali legati alla crisi finanziaria, che offre sostegno al sistema politico svizzero senza pretendere favori dalle istanze politiche.

Una maniera di procedere che non ha raccolto il benestare dei Giovani Verdi, che in un comunicato hanno sottolineato come accettare donazioni di questo genere sia in contraddizione diretta con la politica del partito, che ha sempre voluto essere indipendente.
Esprimendo delusione, i Giovani Verdi ricordano che la Raiffeisen è implicata nella speculazione sulle materie prime ed ha acquisito una parte della banca Wegelin, istituto conosciuto per aver aiutato i suoi clienti a evadere il fisco.

UBS aveva annunciato lo scorso aprile che avrebbe messo a disposizione un milione di franchi per i partiti che si impegnano chiaramente per la concorrenza e per l’economia di mercato.
Anche di un milione di franchi è l’importo annuo di cui dispone il Credit Suisse per sostenere i partiti.

(Fonte : La Tribune de Geneve)