Le autorità del canton Friborgo hanno concesso il permesso alla conferenza organizzata dal Consiglio centrale islamico svizzero per il 15 dicembre, imponendo al contempo determinate e precise condizioni.

La conferenza annuale del Consiglio islamico potrà aver luogo in questa data presso il Forum Fribourg, ma un dossier riguardante il predicatore islamico – invitato alla conferenza – Mohammed al Arifi, è stato trasmesso all’Ufficio federale delle migrazioni.

Lunedì 19 novembre, in conferenza stampa il prefetto friborghese Carl-Alex Ridoré ha indicato di aver emesso direttive che esigono da parte degli organizzatori e dei relatori il rispetto dell’insieme delle prescrizioni dell’ordine giuridico svizzero.
Le prescrizioni riguardano in particolare quelle previste dal Codice penale svizzero sulla provocazione pubblica incitante al crimine o alla violenza, sull’offesa alla libertà di culto e sulla discriminazione razziale.

Per quanto riguarda l’entrata e il soggiorno sul territorio svizzero dei relatori stranieri, il prefetto ha espressamente citato le prescrizioni e le competenze cantonali e federali in materia di polizia degli stranieri.
Inoltre, il caso del predicatore saudita Mohammed al Arifi, che figura sulla lista dei relatori che interverranno a Friborgo, è al vaglio delle autorità federali a causa delle controverse dichiarazioni e credenze di al Arifi, considerato un influente estremista religioso.

L’annuncio della conferenza del Consiglio centrale islamico svizzero ha suscitato vivaci polemiche nel canton Friborgo.
Pur mostrandosi cosciente della libertà di espressione di cui gode la Svizzera, l’UDC cantonale ha giudicato inammissibile che le autorità permettano la presenza del predicatore islamico al Arifi.

Quella di Friborgo è la seconda conferenza che il Consiglio centrale islamico svizzero, presieduto da Nicolas Blancho, riesce ad organizzare in Svizzera.
La prima si era svolta nel febbraio 2011 a Bienne, città di cui Blancho è originario, e aveva visto la partecipazione di circa 2’000 musulmani, provenienti sia dalla Svizzera che dall’estero.

A inizio anno, Blancho aveva chiesto il permesso di organizzare il meeting “Islam Unity 2012” nella Svizzera tedesca.
Dopo aver incassato il rifiuto dei comuni di Spreitenbach (AG) e di Bülach (ZH) e di altre due località, aveva accantonato il progetto.