La prima cometa che transiterà visibile dal nostro pianeta è Panstarrs, attesa per il marzo 2013. In novembre sarà la volta della cometa Ison, che supererà la luminosità della Luna piena.

Ovviamente sulla luminosità gli astronomi preferiscono rimanere sul condizionale, in quanto la luminosità di una cometa dipende da vari fattori, alcuni noti e altri rilevabili solo al momento dell’osservazione diretta dell’astro.
Una cometa diventa particolarmente brillante e sviluppa una lunga coda quando passa molto vicino al Sole, il suo nucleo ghiacciato, libera enormi quantità di gas e polveri.

Tra i fattori sconosciuti che rendono imprevedibile il comportamento di una cometa c’è la natura del suo nucleo, che può essere più o meno ricco di polveri e avere una crosta ghiacciata più o meno favorevole a rilasciare gas e detriti.
Questo vale per le nuove comete, mentre la crosta del nucleo di una vecchia cometa non brilla : ha esaurito le scorte di polveri e ghiaccio sublimabile e lascia scoperta una specie di nocciolo solido.

Le comete sono anche riserve di preziose materie prime. Ad esempio, gli scienziati avrebbero appurato che il nucleo della cometa di Halley contenga una quantità di idrocarburi equivalente a mille anni di consumo di petrolio.
Halley è una cometa periodica, torna nei pressi della Terra ogni 76 anni. Nella foto, il passaggio della cometa il 6 giugno 1910, scattata dal Yerkes Observatory, Chicago.