In un comunicato diramato domenica 2 dicembre, il governo kosovaro esorta il Segretario generale del Tribunale penale internazionale, le Nazioni unite e le altre organizzazione internazionali ad aprire un’inchiesta su Carla Del Ponte.
L’ex procuratrice ticinese del Tribunale penale internazionale per i crimini nell’ex Yugoslavia viene chiamata in causa per l’atto di accusa che aveva redatto a carico di Ramush Haradinaj, ex primo ministro kosovaro processato per il sospetto di crimini contro cittadini serbi.
La sentenza poi emessa a suo favore del processo in appello ha indotto le autorità di Pristina a puntare il dito contro l’ex procuratrice (in carica dal 1999 al 2007).

I giudici dell’Aja avevano ritenuto che non vi fosse alcuna prova che attestasse la partecipazione di Haradinaj a operazioni militari contro cittadini serbi durante la guerra d’indipendenza del Kosovo (1998-1999).
Carla Del Ponte viene dunque accusata di abuso di autorità e di aver danneggiato l’immagine del Kosovo, a causa delle accuse infondate che ha divulgato.