L’Assemblea federale eleggerà mercoledì 5 dicembre il presidente della Confederazione per il prossimo anno.
Salvo sorprese dell’ultimo minuto verrà designato Ueli Maurer, membro dell’UDC, Consigliere federale dal 2009 e responsabile del Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport
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Gli eletti sceglieranno anche un vice-presidente, verosimilmente il responsabile del Dipartimento degli affari esteri Didier Burkhalter, che a sua volta dovrebbe diventare presidente nel 2014.

La regola per scegliere il presidente della Confederazione è semplice : implica che questi abbia operato sotto la presidenza dei colleghi più anziani. I Consiglieri federali si susseguono dunque alla presidenza secondo il principio dell’anzianità della carica.

Cosa fa esattamente il presidente della Confederazione elvetica ? Non è capo di un governo né presidente di una repubblica, si limita a dirigere le decisioni del Consiglio federale.
Considerato come Primus inter pares (il primo tra i suoi pari), non è subordinato agli altri Consiglieri federali. Il suo ruolo è anche quello di rappresentare il governo svizzero all’estero.

Dal 1848 al 1920, il presidente della Confederazione assumeva la guida dell’attuale Dipartimento degli affari esteri. In seguito, carica presidenziale e dipartimento erano stati dissociati e ogni ministro ha potuto essere eletto qualunque fosse il suo dipartimento, unicamente seguendo il principio dell’anzianità della carica.

Mercoledì, il zurighese UDC Ueli Maurer dovrebbe essere nominato presidente della Confederazione per l’anno 2013. Un’elezione che appare scontata malgrado le critiche a cui Maurer è sottoposto da tempo. Una non-elezione non si è comunque mai verificata, così come nessun ministro l’ha mai rifiutata.

L’elezione del presidente costituisce anche un barometro della popolarità del candidato.
Sino ad oggi il peggior risultato è stato quello di Micheline Calmy-Rey, eletta alla presidenza 2011 con il risultato peggiore dal 1919.
Resa fragile dalla crisi degli ostaggi svizzeri prigionieri del colonnello libico Gheddafi, la socialista ginevrina aveva raccolto solo 106 dei 189 voti.”

(Fonte : Le Matin.ch)