Lo statunitense John McAfee, fondatore della società di sicurezza informatica alla quale ha dato il suo nome, ricercato in Belize per essere interrogato sull’omicidio di un suo vicino di casa, è stato espulso mercoledì 12 dicembre dal Guatemala verso gli Stati Uniti.

In Guatemala, il 67enne milionario era in carcere da circa una settimana per entrata illegale nel paese. Secondo le autorità guatemalteche, il suo rinvio verso il paese d’origine è conforme alla legislazione sull’immigrazione : “Sono felice di tornare a casa – ha detto McAfee ai giornalisti prima di imbarcarsi su un aereo che lo ha portato a Miami, in Florida.

La legge del Guatemala prevede che chi viene espulso dal paese dopo che gli è stato rifiutato l’asilo politico possa scegliere la sua nuova destinazione.
McAfee ha scelto di tornare in patria e ha potuto farlo, malgrado il 6 dicembre scorso il presidente del Guatemala, Otto Perez, avesse annunciato l’intenzione di estradarlo verso il Belize, dopo aver ricevuto una richiesta dal governo di questo paese.
La giustizia del Belize intendeva interrogare McAfee nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di un suo vicino di casa, Gregory Viant Faull.
Faull, anch’egli cittadino statunitese, era stato ucciso il 10 novembre sull’isola di Ambergris Caye. Fra i due uomini i rapporti non erano buoni. Gli inquirenti hanno precisato che McAfee non è uno dei principali sospettati dell’omicidio del suo connazionale.