Pubblichiamo con piacere questo primo contributo di Liliana Demarchi, candidata al Municipio per AreaLiberale, unica rappresentante del gentil sesso sulla lista (ma ci sono ancora due posti liberi).



Sono sempre stata favorevole ad un servizio scolastico per tutti gli allievi. E’ vero che attualmente il concetto d’ammissione alla mensa è basato su di un concetto sociale, per cui va solo chi ha veramente bisogno. Al giorno d’oggi possono partecipare unicamente gli allievi le cui famiglie hanno in reddito lordo cumulativo inferiore a Fr. 130’000 o appartenenti ad una famiglia monoparentale.

In questi anni la società è cambiata, le famiglie monoparentali sono sempre più numerose, le mamme che lavorano fuori casa sono la regola anche nelle famiglie con entrambi i genitori presenti. Occuparsi del pranzo diventa sempre più difficile, ma spesso non per comodità ma per necessità, affrontiamo pertanto anche il problema degli orari siccome questi non aiutano l’organizzazione. Il servizio delle mense e del doposcuola risponde dunque principalmente ad un bisogno delle famiglie e, più in generale, della società, che cerca nuove risorse, nuove energie ed equilibri, non solo dal profilo finanziario.

Il messaggio municipale 8477 del 16 aprile 2012 “mensa per tutti” prevede per Lugano un investimento di fr. 8’791’600.- per la ristrutturazione e/o nuova edificazione di mense che possano accogliere tutti gli allievi di Lugano, oltre a fr. 370’000 di noleggio del prefabbricato per 2 anni per la mensa di Viganello che dovrebbe accogliere i bambini di Viganello, Ruvigliana, Cassarate e Lambertenghi.

Il messaggio Municipale è scaturito dopo molteplici anni di lavoro anche se non corrisponde pienamente a quanto richiesto dalle famiglie. Innanzitutto le famiglie chiedevano di aprire le mensa anche ai più facoltosi o a quelle famiglie dove entrambi i genitori lavorano per necessità e non per piacere, dove l’entrata lorda è superiore ai minimi fissati dall’ordinanza ma che hanno un quantitativo di spese che rende necessaria l’occupazione di entrambi i genitori. Senza dubbio il pranzo è un momento molto bello da trascorrere tutti in famiglia, ma purtroppo le esigenze del figlio non sono sempre al primo posto … il pane sulla tavola è permesso spesso perché mamma lavora e per questo non riesce ad essere a casa alle 11.30 quando il figlio esce da scuola.

Aprire a tutti gli allievi la mensa, differenziando la retta dei partecipanti in base al reddito familiare, genererebbe una maggiore entrata per i comuni, facendo in modo che questa maggior entrata possa contribuire a sostenere i costi non coperti dalla fascia di allievi di famiglie con redditi inferiori al limite massimo. Quanto riportato dai quotidiani, nella seduta di lunedì 10 dicembre us della Commissione della Gestione si sono accesi gli animi. Leggere della non neutralità di componenti della gestione non aiuta a risolvere la questione, vorrei ricordare al signor Paparelli che i tempi cambiano e se fortuna sua i suoi figli , che ritengo oggi siano grandi, andavano a casa a pranzo, il consiglio di assumere una tata per le famiglie con redditi alti è fuori luogo, forse il discorso è molto più ampio, la mensa al giorno d’oggi per tante famiglie è necessaria. Anche io ho trovato sempre la mamma a casa che mi aspettava di ritorno da scuola, ma vogliamo paragonare il bilancio famigliare di 35 anni fa di una famiglia con 2 figli rispetto a quello dei giorni nostri? Una volta le mamme stavano a casa ora le mamme devono lavorare.

Ma perché la città non appalta il servizio mensa a servizi privati già esistenti? In questi tempi non floridi per l’economia si potrebbe favoreggiare queste aziende che aiutano la Città a ridurre la spesa pubblica evitando l’investimento per la costruzione della mensa, con una defiscalizzazione di tale entrata o con dei sussidi.

Accorgimento ancora più semplice sarebbe quello di cambiare il piano orario facendo terminare le scuole alle 12 in modo da permettere ad un certo numero di famiglie di raggiungere il proprio domicilio e poter quindi occuparsi del pasto dei propri figli.

Sono tanti gli ingranaggi da far combaciare però basta volerlo… importante è non spendere soldi prima di aver generato l’entrata!

Liliana Demarchi, AreaLiberale