Le indagini relative alle manipolazioni dei tassi Libor e Euribor sono in corso contro 16 banche a livello mondiale.
Implicata, UBS potrebbe dover pagare un miliardo di dollari di multa
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Dal portale della televisione romanda rts.ch.

Nell’ambito dello scandalo del Libor, UBS potrebbe giungere oggi a un accordo sulla multa di un miliardo di dollari con le autorità americane e britanniche.
Lo scrive nella sua edizione online il Financial Times. Il pagamento di questa ingente multa metterebbe fine al procedimento giudiziario contro il colosso bancario svizzero, invischiato in uno dei maggiori scandali finanziari degli ultimi anni.

Cosa è lo scandalo del Libor?
Il Libor (London interbank offered rate) è un tasso interbancario variabile calcolato ogni giorno dalla British Bankers’ Association tramite la media degli 8 valori centrali forniti da 16 grandi banche a livello internazionale. Proprio queste banche sono al centro di un’inchiesta internazionale con l’accusa di aver formato una lobby per manipolare il valore del Libor, in dollari, euro e yen.
Fra queste banche vi sono UBS, Credit Suisse, le banche francesi Société Générale e Crédit Agricole, la tedesca Deutsche Bank, le banche britanniche Barclays, HSBC e Royal Bank of Scotland, le banche americane JP Morgan Chase e Citigroup.
Per mettere fine alle indagini dei regolatori britannici e statunitensi, a fine giugno la banca Barclays aveva accettato di pagare una multa per l’equivalente di 445 milioni di franchi. Tre alti dirigenti dell’istituto, tra cui il presidente e il direttore generale, avevano rassegnato le dimissioni.

Da dove è partita l’indagine?
Le manipolazioni erano emerse a seguito di un’inchiesta avviata nell’ottobre 2008 dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC), un’associazione americana per la regolamentazione dei mercati finanziari.
Attualmente indagini sono condotte da una decina di autorità nazionali di sorveglianza (fra cui quelle di Svizzera, Stati Uniti, Gran Bretagna, Giappone e Singapore).

Come hanno reagito le autorità svizzere?
In Svizzera le indagini sono iniziate nel febbraio scorso, condotte dalla Commissione della concorrenza.

Quale è la posizione di UBS e Credit Suisse?
UBS aveva dichiarato a fine luglio 2012 di non aver trovato elementi per provare il suo coinvolgimento nello scandalo e aveva confermato di voler comunque continuare a collaborare con gli inquirenti.
Sempre lo scorso luglio, il Credit Suisse aveva annunciato di non essere coinvolto in maniera significativa nello scandalo della manipolazione dei tassi interbancari.
In agosto UBS aveva poi affermato di aver trovato elementi comprovanti il suo coinvolgimento nella manipolazione del Libor. Il suo ruolo non era comunque stato centrale, aveva precisato.
Stando a informazione del Wall Street Journal, UBS aveva licenziato 20 traders e dirigenti a seguito di un’inchiesta interna sul dossier.

Come procedono le indagini?
UBS potrebbe giungere oggi a un accordo sul pagamento di una multa di un miliardo di dollari. L’accordo, stipulato con le autorità statunitensi e britanniche metterebbe fine al procedimento giudiziario e alle indagini contro la banca.
La notizia è stata data il 14 dicembre dal Financial Times. UBS non ha voluto commentare.
Martedì 11 dicembre tre persone sono state arrestate nell’ambito delle indagini delle autorità britanniche.
Si tratta di Tomas Hayes, ex trader di UBS e Citigoup, di Terry Farr e Jim Gilmour, dipendenti del gruppo finanziario britannico RP Martin e in relazione d’affari con Hayes.
La Commissione europea sta portando avanti la sua propria indagine e si prepara a emettere decreti d’accusa verso altre dieci banche.