Il raduno organizzato dal Consiglio centrale islamico svizzero a Granges-Paccot (FR) si è svolto nella calma, ha indicato la polizia friborghese, malgrado le proteste organizzate da gruppi di opposizione.

La seconda conferenza annuale del Consiglio centrale islamico svizzero ha riunito tra le 1500 e le 2000 persone sabato scorso a Granges-Paccot, nel canton Friborgo.
All’esterno del centro congressuale Forum Fribourg, una trentina di persone si sono radunate per protestare pacificamente contro il raduno.
Tenuti sotto controllo dalla polizia, i manifestanti si sono dispersi nel pomeriggio. Tra gli slogan scritti sui loro cartelloni ve ne erano diversi contro Nicolas Blancho, il presidente del Consiglio centrale islamico svizzero.
Blancho ha comunque voluto confermare il carattere pacifico dei manifestanti, appartenenti a formazioni “cristiane e di estrema destra”.

La conferenza si è svolta senza la presenza dell’ospite più atteso, il religioso saudita Mohammed al Arifi, a cui l’Ufficio federale delle migrazioni ha rifiutato il permesso di entrata in Svizzera.
Quattordici oratori svizzeri e stranieri si sono espressi nel corso della conferenza. Nel suo discorso, il portavoce del Consiglio, Qasim Illi, ha criticato l’assenza di unità dei musulmani, unità importante nella lotta contro le ingiustizie.