Due medici del centro ospedaliero Chuv di Losanna sono riusciti a identificare il tipo di cellule in cui si nasconde il VIH, il virus dell’immunodeficienza umana. La scoperta apre la via a terapie più mirate e, potenzialmente, allo sradicamento completo del virus.

I professori Giuseppe Pantaleo e Matthieu Perreau, del servizio di immunologia e allergie del Chuv, sono riusciti a identificare il tipo di cellule dove il VIH, il virus dell’immunodeficienza umana, si nasconde durante la terapia antivirale.
Il loro studio è stato pubblicato lunedì 17 dicembre nel Journal of experimental medicine.

Il VIH può in effetti persistere anche dopo anni di terapie. Durante la terapia antivirale, riesce a nascondersi dal sistema immunitario, per riapparire una volta concluso il trattamento.
“Sino ad oggi non sapevamo perchè il virus riapparisse – indica il professor Pantaleo.

Il VIH si installa in un tipo di cellula che non si trova nel sangue, ma nei tessuti linfatici, come i gangli.
“Queste cellule T CD4, chiamate cellule T follicolari (Tfh), rappresentano circa il 2% dei linfociti T CD4 che risiedono nei tessuti linfatici.
Le cellule Tfh servono da “serbatoi” al VIH, alla riproduzione e alla replica del virus – spiega Pantaleo – L’identificazione di questa nuova popolazione di cellule apre la via a nuove strategie terapeutiche atte a distruggere in maniera selettiva le cellule infettate dal virus.
L’eliminazione di queste cellule infette rappresenta una strategia terapeutica essenziale per ottenere una “cura funzionale”, ossia il controllo della replica del VIH senza l’ausilio di trattamenti antivirali, portando potenzialmente alla completa eliminazione del virus.”

(Fonte : Le Matin.ch)