Le parole della consigliera federale preparano il terreno all’ultimo cedimento.

Molti si domandano sgomenti: è questa la posizione del governo?

Philipp Müller, presidente del PLR svizzero: “EWS gioca d’inganno, bisogna fermarla prima che la Svizzera subisca un danno irreparabile”.

E ancora: “EWS deve onorare l’assegno che ha rilasciato alla sinistra, che ha contribuito alla sua elezione nel 2011”.

 

La presidente uscente della Confederazione ha in sostanza dichiarato che la Svizzera è pronta a negoziare sullo “scambio automatico di informazioni” e che si tratta solo di decidere quali informazioni possano essere fornite. L’ambasciatore dell’UE in Svizzera Richard Jones ha subito dichiarato alla NZZ: “Saremo felici di intraprendere queste discussioni. Da alcune settimane osserviamo che in Svizzera – presso i leader d’opinione e i dirigenti dell’economia – il famigerato (un tempo) “scambio automatico” non è più un tabu”.

Decisa (se non altro a parole) la reazione del PLR. Oltre alle dichiarazioni “furibonde” del presidente Müller è degna di nota un’affermazione di Johann Schneider-Ammann (intervista alla SonntagsZeitung): “Il Consiglio Federale non vuole lo scambio automatico di informazioni ed io personalmente mi impegno ad impedirlo”.

Netta condanna anche da parte di democristiani e democentristi, mentre la sinistra ostenta soddisfazione.

 

(commento)  Oggi appare in assoluta evidenza il danno enorme che questa donna spregiudicata e ambiziosa sta causando al suo paese. Molti di coloro che nel dicembre 2007 hanno ordito il colpo di mano, perseverando nel 2011, si sono certamente pentiti della loro follia. Un po’ tardi, che ne dite?

Fa pensare anche il momento  scelto per l’ “esternazione”: l’ultima sua occasione di parlare da presidente della Confederazione. La mossa è stata certamente premeditata e concordata.