Philipp Müller, presidente del PLR svizzero, punta il dito contro Eveline Widmer-Schlumpf nell’ambito del dossier fiscale con l’estero.

Müller denuncia in particolare la volontà della Consigliera federale di aprire un dialogo con l’Unione europea sullo scambio automatico delle informazioni.
Widmer-Schlumpf indebolisce in maniera considerevole la posizione della Svizzera nei negoziati, sostiene Müller : “Conduce un gioco poco chiaro, che deve essere fermato prima che porti a danni irreparabili.”

Le critiche del presidente del PLR derivano in parte dal fatto che Widmer-Schlumpf avrebbe cambiato opinione all’indomani della pubblicazione del Rapporto sulla politica della Confederazione in materia di mercati finanziari.
Questo rapporto critica il sistema dello scambio automatico d’informazioni, inefficace e colmo di difetti e lacune. “In alternativa la Svizzera ha instaurato gli accordi sull’imposizione alla fonte – ricorda Philipp Müller.

Lo standard dell’OCSE, che sostiene lo scambio d’informazioni tramite l’assistenza amministrativa, è migliore, secondo il presidente del PLR : “Dobbiamo rimanere su questa linea, adottare gli standard globali e evitare lo zelo.”

Eveline Widmer-Schlumpf aveva annunciato una settimana fa, in occasione del bilancio del suo anno di presidenza, che la Svizzera dovrebbe proseguire le discussioni con l’Unione europea sullo scambio automatico di informazioni. A suo dire, il paese è pronto a dibattere di forme particolari di scambio d’informazioni.
“Non è una questione a cui si può rispondere sì o no. Dobbiamo chiarire quali informazioni dovrebbero essere scambiate, tenendo conto che lo scambio completo d’informazioni non è accettato da tutti.”