Le aziende svizzere devono attuare un sistema di preferenza nazionale affinchè la popolazione ritrovi fiducia nella libera circolazione delle persone.
Questa è in sostanza l’opinione del presidente del gruppo PPD alle Camere federali, Gerhard Pfister.
Esprimendosi sul Tages Anzeiger alla vigilia di Natale, Pfister ha commentato che se da un lato la libera circolazione delle persone ha saputo mostrare i suoi effetti positivi, dall’altro lato ha mostrato tutte le sue conseguenze.
Si deve prendere atto della poca fiducia, che dopo aver toccato la popolazione ora inizia a dilagare negli ambienti economici.
Gerhard Pfister vorrebbe che il Parlamento federale lavorasse a un contro progetto diretto all’iniziativa UDC contro l’immigrazione di massa : “Propongo che le aziende svizzere trovino un accordo – commenta – sotto l’autorità di EconomieSuisse, che proibisca l’assunzione di lavoratori specializzati a basso costo senza aver prima esaminato tutte le possibilità del mercato del lavoro in Svizzera.
Una simile misura riporterebbe la fiducia nella libera circolazione delle persone.”
Si tratterebbe dunque di applicare la libera circolazione unicamente a taluni settori dell’economia nel caso vi fosse penuria di manodopera svizzera.
Pfister ritiene che il Consiglio federale sbagli a non proporre un contro progetto all’iniziativa dell’UDC. In questo modo il governo fa credere che la situazione attuale è soddisfacente, mentre invece non lo è.
A suo dire, responsabile principale di questa situazione è l’economia. Le aziende svizzere non possono continuare a reclutare senza preoccuparsi delle conseguenze.
Presto o tardi, la destra e la sinistra affosseranno la libera circolazione in votazione.
(Fonte : La Tribune de Geneve.ch)