La parola socialismo evoca in me immagini romanticamente rivoluzionarie: la presa del Palazzo d’Inverno, la guerra di Spagna, l’assalto alle caserme del dittatore Batista, e consimili grandiose azioni. Il combattente socialista era un visionario, un eroe, spesso un martire. L’ideale socialista era: abbattere uno stato ingiusto e malvagio affinché il popolo potesse vivere libero.

Anche oggi abbiamo il socialismo, con militanti socialisti, partiti socialisti e politiche socialiste. Ma i militanti non vogliono più abbattere lo stato, non se lo sognano nemmeno, è la fonte del loro sostentamento. Quanto al metodo politico socialista, la duplice parola d’ordine di fronte a qualsiasi problema è sempre la stessa:

1) inventiamo una nuova tassa

2) mettiamo in piedi un nuovo ufficio statale

 

[dall’Editoriale]