Con l’accusa di malversazioni per 15 milioni di franchi, sabato a Lugano sono stati arrestati il titolare di alcuni uffici di cambio a Besazio, Arzo e Gandria e il responsabile dell’ufficio commercio di banconote della banca Notenstein (ex Wegelin) di Via Canova.

I due uomini, entrambi ticinesi sulla cinquantina, devono rispondere di truffa, appropriazione indebita e falsità in documenti, scrive nella sua edizione odierna il quotidiano La Regione : “La vicenda giudiziaria è venuta alla luce dopo la denuncia alla Procura inoltrata dalla banca luganese che, nella verifica contabile dei conti di fine anno e, anche nell’imminente volontà di cessare l’attività di questo servizio di commercio di banconote, ha scoperto numerose e preoccupanti irregolarità.
All’appello mancavano, e mancano tuttora, 15 milioni di franchi… All’origine del buco le speculazioni franco-euro. Non si escludono, tuttavia, anche investimenti in borsa.
La cosiddetta ‘cresta’ creata sulle valute avrebbe dapprima prodotto grossi guadagni ai due protagonisti delle malversazioni e poi un tonfo dal quale non sarebbero più riusciti a uscirne.”