26 in gennaio, 28 in febbraio, 31 in marzo e 14 in aprile


UNO

Carlo Zoppi (Partito Socialista)
“Se dovessi scegliere fra un sindaco Liberale o Leghista punterei su Giovanna Masoni. La scelgo per la sua esperienza, la conoscenza dei dossier importanti per la città, la competenza e il suo rifiuto di cedere alle regole della politica spettacolo. Queste qualità la portano ad essere stimata da molte persone, anche al di fuori del suo partito. Apprezzo inoltre i suoi sforzi di cercare il dialogo con tutte le parti, politiche e non, coinvolte nella gestione del comune. Vedi per esempio la sua iniziativa del tavolo di lavoro per la città.”
(dal Mattinonline del 5 gennaio)

Si moltiplicano e s’infittiscono i segnali, magari anche piccoli ma non tali da sfuggire agli occhi di un attento osservatore, fosse pure egli semi-addormentato. Tutti puntano in una stessa direzione.

Mi limito in prima istanza a formulare il commento più ovvio, al margine del banale, senza far uso di alcuna informazione insider (che non ho). La sinistra – ma in particolare quella che è attualmente la sua punta di diamante, cioè Bel Ticino – ha deciso di partecipare in grande stile alle elezioni di Lugano 2013. L’occasione è ghiotta. In un frangente in cui molti commentatori danno la Lega vincente a mani basse, riuscire a fermarla, infrangendone i piani ambiziosi di conquista del potere cittadino, sarebbe un successo di immagine e di sostanza. Nel contempo, magari, infliggere una punizione all’eterno Sindaco, reo di essersi mostrato troppo accomodante con gli enfants terribles, che a furia di rompere lampioni con il tirasassi si sono conquistati un potere tanto reale quanto temibile. Che fare allora? Facile. Scegliersi una candidata: intelligente, brava, immacolata, insospettabile, appartenente a una famiglia che ha significato molto per la destra liberale. Una manovra audace che, a quanto sembra, è andata in porto.

Bel Ticino non rischia niente. Se falliranno, se perderanno (= vittoria della Lega), potranno ricominciare il giorno dopo con le loro lagne infinite e con il loro moralismo monodirezionale. Per contro l’abile e spregiudicata Giovanna rischia moltissimo. Guadagnerà certamente da una parte (ma quanto?) e perderà simmetricamente dall’altra (forse di più?). È fatale.

Francesco De Maria