Neil Ibata, liceale adolescente francese di 15 anni, è balzato agli onori della stampa scientifica internazionale per aver scoperto che intorno alla galassia Andromeda ruotano molte piccole galassie nane che formano un disco perfetto.

L’importanza della scoperta è confermata da un articolo sulla rivista scientifica britannica Nature, dove Brent Tully, professore presso l’università delle Hawaii, commenta : “Questi risultati mettono in affascinante imbarazzo tutte le teorie sulla formazione delle galassie.”

Il primo firmatario dello studio condotto da Neil è suo padre. Neil rimane fra i più giovani ad aver avuto il privilegio di leggere il proprio nome nella celebre rivista, insieme a quello di altri, più anziani, illustri scienziati.
Rodrigo Ibata ha incoraggiato il figlio a seguirlo presso l’Osservatorio astronomico di Strasburgo dove lavora perchè si perfezionasse in Python, il linguaggio di programmazione informatica usato dalla sua equipe per conformare l’evoluzione delle galassie lontane.
Il giovane Neil è stato il primo a mettere in evidenza la rotazione di un disco di galassie nane attorno alla galassia di Andromeda.

Rodrigo Ibata non ha mancato di sottolineare che già all’età di 12 anni suo figlio aveva passato giorni a lavorare sulla modellizzazione dei sistemi stellari.
Neil ha spiegato che ha giocato con i dati misurati dal team di suo padre, ossia la distanza e la velocità delle galassie nane attorno ad Andromeda. Gli scienziati le osservavano da tempo ma sin qui ignoravano che la maggior parte di queste galassie nane sono organizzate in una gigantesca struttura appiattita, lunga oltre un milione di anni luce, in rotazione su sè stessa.

Questo lavoro apre nuove prospettive agli astrofisici, che sono dunque portati a dover ripensare la formazione delle galassie.
La scoperta di Neil Ibata ha, né più né meno, demolito le teorie di Albert Einstein e di Isaac Newton.

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