Il centro di difesa biologica di Těchonín, nella Repubblica ceca, è l’unico centro ospedaliero in Europa capace di far fronte a epidemie mortali e attacchi batteriologici, ma oggi le difficoltà economiche del paese rischiano di farlo chiudere.

Il complesso supermoderno di Techonin è l’unico nel suo genere in Europa, l’unico equipaggiato per poter affrontare le conseguenze di un attentato terroristico con armi biologiche.
E’ un ospedale, ma non accoglie malati di qualsiasi genere. Gli unici pazienti ammessi sono i soldati di ritorno da missioni all’estero. Vengono fatti soggiornare nel centro 24 ore in quarantena, più giorni se vi è il sospetto di un contagio.

Il suo interno è in acciaio inossidabile e i medici esaminano i pazienti indossando tute simili a scafandri, munite di un sistema autonomo di alimentazione dell’ossigeno.
Le porte dei locali si aprono con un rumore secco dovuto alla depressurizzazione.
Le visite si svolgono attraverso minuscoli altoparlanti situati all’interno dello scafandro: le osservazioni dei medici sono trascritte su computer da uno dei colleghi rimasti all’esterno della camera, dietro una parete a tripli vetri.
Quasi tutte le apparecchiature sono monouso, comprese quelle più costose, in quanto sarebbe impossibile sterilizzarle completamente se entrassero in contatto con un paziente veramente infetto.
I pazienti vengono messi in isolamento in una specie di acquario che riceve ossigeno e acqua pulita in modo indipendente e dispone di un sistema chiuso di gestione di ogni sorta di rifiuto.
Malgrado l’esistenza di una sala operatoria, qui non si operano i pazienti. L’autopsia invece è prevista: le sale autoptiche e i laboratori di analisi si trovano accanto alle camere di degenza.

Le attività del Centro di difesa biologia si dividono in tre missioni principali: l’isolamento e la quarantena, la ricerca e la formazione.
L’ospedale funziona proprio come un centro di formazione, nel quale i medici e i tecnici di laboratorio conducono sperimentazioni in condizioni di rischio biologico a grandezza reale.
Anche i soldati vengono in questo centro per imparare a far fronte a eventuali minacce di ordine biologico contro la popolazione.

Fino al 1992 Těchonín ha ospitato una banca di virus unica nel suo genere, ma in seguito un’ordinanza del ministero della difesa ne ha decretato la demolizione.
Oggi i microbiologi acquistano all’estero a caro prezzo i microrganismi di cui hanno bisogno, tra i quali il batterio Escherichia coli.
Tutto pare annunciare l’imminente chiusura del centro: “La decisione non è stata ancora presa, ma tenuto conto dei tagli al bilancio della difesa probabilmente sarà impossibile proseguirne le attività – ammette Jan Pejšek, portavoce del ministero della difesa.

In Repubblica Ceca nessuno è interessato ad acquistare il centro e dunque si stanno cercando eventuali acquirenti all’estero.
Sono state avviate trattative con l’Organizzazione mondiale della sanità e con l’Unione europea, colloqui bilaterali con parecchi altri paesi ma per il momento non si è approdati a nulla di concreto.

(Fonte : Presseurop.eu)