Al Congresso dell’elettricità, lunedì a Berna, la Consigliera federale Doris Leuthard ha difeso la strategia energetica 2050 del governo, che prevede un maggior ricorso all’energia verde.

Lunedì e martedì a Berna sono riuniti i rappresentanti dell’economia e della politica, per il Congresso svizzero dell’elettricità.
Doris Leuthard ha sottolineato l’importante ruolo dei produttori di elettricità, ha spiegato come la svolta energetica sia certo ambiziosa ma come non sia una rivoluzione.
In molti ambiti, la politica attuale verrà portata avanti, ha detto la Consigliera federale riferendosi alla parte di elettricità in crescita nel mix energetico. Nell’ottica del continuo aumento dei prezzi, il ruolo precursore in questo ambito comporta anche vantaggi economici.
Leuthard ritiene importante visualizzare la stabilizzazione della richiesta di elettricità a partire dal 2020. Le importazioni vanno garantite, soprattutto in inverno e la rete va modernizzata.

L’Associazione delle aziende elettriche svizzere sostiene la strategia del Consiglio federale, ha sottolineato il suo presidente Kurt Rohrbach, pur giudicando severamente le discriminazioni nei confronti dell’energia elettrica nella procedura di consultazione sulla strategia 2050.
“Questo disequilibrio è particolarmente evidente, trattandosi della proposta di introduzione di certificati in bianco – commenta Rohrbach.
A suo dire, la messa in opera di una simile strategia può riuscire solo se tutte le energie rinnovabili contribuiscono alla stabilità del sistema.
La promozione di energie quali il solare e l’eolico non deve discriminare l’energia idraulica, secondo Rohrbach. E’ essenziale che lo sviluppo di energie rinnovabili e delle capacità di stoccaggio vadano di pari passo con l’estensione della rete ad alta tensione e di distribuzione.