«Tuus adventus in paginam publicam Summi Pontificis Benedicti XVI breviloquentis optatissimus est», che significa «il tuo ingresso nella pagina Twitter ufficiale del Sommo Pontefice Benedetto XVI è graditissimo». Bisognerebbe aggiungere: papa “breviparlante”, per completezza.

Il Santo Padre ha sinora twittato in 8 lingue, acquisendo in totale – in poco più di un mese – oltre due milioni e mezzo di followers. Adesso è la volta del latino, quella che è stata per venti secoli la lingua della Chiesa (come non averci pensato prima?). Il primo tweet in latino partirà dai palazzi apostolici oggi, 20 gennaio 2013. All’annuncio della novità i followers (preventivi) si sono rapidamente moltiplicati.

Sull’Osservatore Romano don Roberto Spataro, segretario della nuova Pontificia Accademia di Latinità, annota argutamente che la lingua di Cicerone lo strumento ideale per coniare bei tweet: Se io dico in inglese “the corruption of the best one is horrible”, necessito di otto parole. Se traduco il concetto in latino, me ne bastano tre: “corruptio optimi pessima”.

(Fonte: Corriere della Sera)