Lettera P a lettera Z

 

PONTIGGIA    È un bravissimo giornalista, condirettore del Corriere del Ticino. Per molti anni collaboratore personale di Marina Masoni, in governo. Il 22 gennaio pronosticò su Facebook la vittoria ineluttabile di Patrizia Pesenti. Al che Ticinolive replicò: vince facile, se non si ritira. Sfera di cristallo? Divinazione? No, tirato a indovinare. Meglio ancora: questione di feeling.

PVP    Il dottor Denti NON intende attaccare, in campagna elettorale, sul PVP. Bell’esempio di fair play.

QUADRI    Interrogato recentemente in TV sulle comprensibili rimostranze dell’UDC, non ha concesso assolutamente nulla. Abbastanza impopolare, al momento, negli ambienti UDC. Ha le sue gatte da pelare e i suoi patemi d’animo. Potrebbe anche rimanere escluso dall’Esecutivo (e sarebbe un peccato perché è un elemento di prim’ordine) se le cose andassero storte. La puntata leghista a Lugano è il tentativo del giocatore che sta vincendo grosso di far saltare il banco, portando via tutto. Un tentativo così audace – e, diciamolo pure, arrogante – esige una difesa disperata. Ma gli antichi – e non immeritevoli – detentori del potere ne avranno la forza? Io non lo so. [NB. In questa voce c’era un evidente errore, un lapsus calami, che è stato corretto] 

ROSSI    Martino. Iperattivo, probabilmente sopravvalutato. Ha molte idee per risolvere la crisi di Lugano,  per questo si è seduto al relativo tavolo. Grande sponsor della candidatura Pesenti. È incappato nella dura rivolta di alcuni dei suoi. Succede.

ROSSI    Peter. Consigliere comunale PLR a Lugano.

ROSSI    Tuto. Personaggio dotato e interessante, impulsivo, pieno di risorse. Si è messo (moltissimo) nei pasticci riuscendo alla fine a cavarsela con un occhio pesto e qualche ammaccatura. Attivo su Facebook e Twitter.

ROIC    Sergio. Socialista. Ambiziosissimo, anche troppo. Al primo impatto appare arrogante. Di fronte al “disastro Pesenti” ha manifestato una soddisfazione orgastica e quasi indecente. Continuamente beffato dal Mattino della Domenica, che lo chiama Sergjej.

SINDACO    La conferenza stampa dell’UDC era andata liscia, tutto tranquillo, le candidature al Municipio presentate. Ma verso la fine Marco Chiesa si è concesso la soddisfazione di dirne quattro e ha dato sfogo alla sua amarezza. Lo ha fatto sensatamente e signorilmente, com’è nel suo stile. La breve luna di miele dell’UDC con la Lega è finita. Marco ha voluto pronunciare la parola “riconoscenza” (ma forse si rendeva conto di parlare di qualcosa che non esiste). L’elemento più notevole nella breve ma intensa riflessione di Chiesa è stato – a nostro avviso – la chiara indicazione, sicuramente non data a titolo personale, in favore del Sindaco, che, ha detto il capogruppo in Gran Consiglio (citiamo a senso), tale è stato valorosamente per tanti anni, ha fatto grande la Città e merita di lasciare la scena come Sindaco. Secondo Marco, l’altro Marco non è affatto “il Nuovo che avanza”.

Di fronte alla “prepotenza” leghista (termine che usiamo in senso puramente politico) prendono forma due linee di soccorso possibili al pericolante PLR: una attraverso il sostegno (evidente) alla candidata “culturale” da parte di Paolo, Bel Ticino e Martino “disastro Pesenti” Rossi; l’altra attraverso la Destra, incline a sostenere ReGiorgio. Forse anche AreaLiberale potrebbe considerare l’identica opzione.

TAVOLO DELLA CRISI    (Questa è… un’opinione opinabile, come le altre del resto). Vedo due possibilità. 1) È il tentativo dell’on. Giovanna Masoni Brenni di risolvere, con l’aiuto di personalità competenti, i gravi problemi – presenti e futuri – della città di Lugano. Abbattere gli steccati perché le idee buone possono scaturire anche da sorgenti insospettabili.  2) È il tentativo dell’on. Giovanna Masoni Brenni di acquisire per sé – e conseguentemente per il partito – un certo sostegno elettorale a sinistra, per bloccare la Lega. Va bene anche questo (mettiamo) ma consiglieremmo a Giovanna di diffidare di certe personalità dall’ego smisurato e ipermediatizzato. I riflettori sono scintillanti ma…

UDC    Sono, comprensibilmente, di pessimo umore. Ripongono le loro speranze nel Consiglio Comunale. Ma dovranno trovare il modo di giocare un ruolo anche nella battaglia, cruciale, per l’Esecutivo. Amici ne hanno pochi. Trattino senza timore. Ogni frazione di voto conterà.

VAFF!!   Urlato dal Nano all’indirizzo di un ex consigliere di Stato, nel delirio euforico della vittoria. Linguaggio screanzato. Pubblico sbigottito. Commenti contrastanti.

ZERO    Un blogger abbastanza maligno scrive in continuazione, e lo affibbia un po’ a tutti:  “610” ciò che significa: “Sei uno zero”. Alla fine la gente si scoccia e ti manda a quel paese.