“Tutte le guerre di Eva Feistmann!”


L’intervento francese in Mali suscita – com’è inevitabile – commenti contrastanti. Nel comunicato seguente la “socialista” (con o senza virgolette) e “sionista” Eva Feistmann viene duramente rimbeccata dai Giovani Comunisti. [NB. Era stato scritto, per una svista, “Socialisti”]


Lo scorso 30 gennaio è stato pubblicato sul Corriere del Ticino [“Come si può sconfiggere il terrorismo islamico?”, 30 gennaio] un allucinante articolo d’opinione di Eva Feistmann, esponente del Partito Socialista, ex-Granconsigliera e attuale Consigliera Comunale a Locarno. La “compagna” Feistmann, da sempre molto vicina alla politica sionista di Israele, paese che sta conducendo un genocidio ai danni del popolo palestinese, in quest’ultimo lampo d’odio, ha espresso il proprio incondizionato sostegno al recente intervento militare in Mali (già colonia francese, e a tutt’oggi feudo di Parigi).

La Gioventù Comunista (GC), movimento giovanile del Partito Comunista, è basita di fronte alla magnificazione delle presunte virtù liberatrici di questo intervento neo-colonialista – funzionale agli interessi economici francesi – che segnerà un ulteriore approfondimento delle conflittualità politiche e militari che caratterizzano il continente africano, ponendo le premesse per una feroce guerra civile.

Il fondamentalismo islamico – che funge da pretesto – è presente nella fascia del Sahel da sessant’anni e solo di recente ha assunto una valenza anti-occidentale. Il dato sostanziale risiede nella volontà di controllare una regione geo-politicamente molto strategica (non a caso la Francia ha impostato un’operazione a vasto raggio, che si estende sino all’Africa occidentale e orientale) in cui abbondano ricchezze energetiche e minerarie. Tutto ciò s’inserisce in una cinica valutazione di costi e benefici. La Feistmann non si chiede il motivo per cui nessuno s’interroga su paesi – mai citati con connotazione negativa – come l’Arabia Saudita o il Qatar, i quali – assieme alle potenze occidentali – sono i principali sponsor del fanatismo islamista.

La GC ha ritenuto doveroso muoversi affinché questa grave uscita venga considerata in tutta la sua macabra indecenza. Attraverso un volantino, fatto circolare sui principali social network, stiamo chiedendo a tutti coloro che sono contro la guerra e mossi da un sentimento di pace di segnalare – tramite un’e-mail – il proprio disappunto direttamente alla “compagna” Eva Feistmann. Siamo certi che – incurante delle distruzioni e dei lutti che la guerra in Mali sta seminando – non avrà affatto problemi a motivare una vera e propria glorificazione della morte. E magari saprà anche spiegare cosa vi sia di “socialista” nel favorire l’imperialismo…

Gioventù Comunista