Il Congresso degli Stati Uniti ha definitivamente approvato giovedì la sospensione temporanea del tetto al debito pubblico del paese. Repubblicani e democratici hanno tempo sino a maggio per accordarsi sul bilancio ed evitare una nuova crisi.

Il Senato statunitense ha approvato con 64 voti contro 34 un testo già votato dalla Camera settimana scorsa, che autorizza il governo ad andare oltre il limite legale del tetto del debito sino al 18 maggio.
In questo modo, per i prossimi mesi gli Stati Uniti evitano il rischio di un default di pagamento.

Lo scorso dicembre il debito pubblico statunitense aveva toccato il tetto massimo, 16’400 miliardi di dollari e il Tesoro aveva dichiarato che disponeva di un margine di manovra sino a fine febbraio o inizio marzo prima di essere costretto ad annunciare il default sulle obbligazioni.
Il conflitto faceva correre il rischio di un downgrade della nota di credito del paese come nell’agosto 2011, quando l’agenzia di rating Standard and Poor’s aveva tolto agli Stati Uniti la tripla A.

Democratici e repubblicani useranno i mesi a disposizione per trovare un accordo sui conti 2013 e per gli anni seguenti.
Il capitolo imposte era stato risolto il 1. gennaio, con il negoziato sul fiscal cliff, ma la questione delle spese pubbliche e del deficit continua a dividere.
I repubblicani esigono drastici tagli di bilancio, soprattutto nelle pensioni e nelle assicurazioni sanitarie per gli over-65 e per i più poveri.
Per obbligare i colleghi del Senato ad accelerare il dibattito, i repubblicani della Camera hanno introdotto una clausola nella legge : i salari del senatori saranno trattenuti a partire dal 15 aprile e sino a quando questi avranno votato un preventivo per l’esercizio fiscale 2014.