L’oro è moneta da utilizzare quando tutto il resto fallisce. Questo lo spirito con cui la Banca centrale tedesca sta riportando a casa gran parte dell’oro depositato nei forzieri in Francia e negli Stati Uniti.

Crisi valutaria, implosione dell’euro o fallimento Stati Uniti : meglio rimpatriare prima che sia troppo tardi.
L’annuncio ufficiale è stato dato il 16 gennaio. La Germania intende rimpatriare circa 36 miliardi di dollari in oro : 374 tonnellate d’oro arriveranno da Parigi e 300 tonnellate da New York. Nei forzieri della Federal Reserve statunitense resterà il 37% delle riserve aurifere tedesche.

Gli economisti sono convinti che la Bundesbank ritenga plausibile una crisi anche di grande proporzione. In caso di eventuale fallimento degli Stati Uniti, implosione dell’euro o di una catastrofe finanziaria di grande portata, l’accesso all’oro sarebbe quasi certamente limitato.
Meglio attivarsi sin da ora, dunque, in quanto se la Germania volesse rientrare in possesso del suo oro in tempi di crisi conclamata, qualsiasi richiesta di trasferimento sarebbe difficile da concretizzarsi.

Un atteggiamento che conferma il fatto che l’oro, alla fine, è sinonimo di moneta. Il lingotto fisico non è solo una commodity o un veicolo per fare trading giornaliero, o anche un investimento. E’ una protezione, un hedge che protegge contro determinati eventi. In casi estremi, diventa qualcosa che può essere utilizzato per pagare beni o servizi, quando tutti gli altri mezzi di pagamento falliscono.

(Fonte : Wall Street Italia.com)