Noto un esagerato clamore intorno ad una vicenda che nei cinque anni precedenti, al pari di un iceberg, ha galleggiato tranquillamente a pelo d’acqua, commenta l’economista Sàntolo Cannavale sul portale trend-online.com.

“La vicenda Monte Paschi si trascina stancamente dal 2007 – scrive Cannavale – D’un tratto polarizza l’attenzione di stampa e cittadini-votanti e consente ai partiti politici ed ai candidati al Parlamento di eludere i grandi problemi nazionali, a partire dalla “gestione” dei 2’000 miliardi di euro di debito pubblico e dal blocco di buona parte dell’economia nazionale.
Da segnalare al riguardo un dato significativo: in Italia nel 2012 sono state pagate oltre un miliardo di ore di cassa integrazione.

Non mi meraviglierei se, alcuni giorni prima delle elezioni del 24/25 febbraio, con un ben congegnato colpo di teatro un miliardario russo, un arabo o un grosso fondo sovrano straniero mettesse sul piatto 5/6 miliardi di dollari per rilevare la maggioranza del pacchetto azionario Monte Paschi.
In tal modo lo Stato italiano risparmierebbe una cifra di pari importo da dedicare alla crescita, nessuno potrebbe recriminare sull’uso improprio dei miliardi ricavati dalla tassazione IMU, la fondazione Monte Paschi potrebbe perpetuare il suo impegno di beneficenza a terzi e l’ipotetico sponsor politico dell’operazione, vincendo le elezioni, potrebbe finalmente dedicarsi alla cura dei mali che angustiano gli italiani.”