comunicato stampa

Il settore tipografico è in una situazione di vuoto contrattuale a seguito delle richieste assolutamente inaccettabili avanzate dall’associazione di categoria Viscom.

Le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro (CCL) del settore tipografico, che è giunto a scadenza lo scorso 31 dicembre, si sono interrotte.
I delegati di syndicom hanno respinto categoricamente le proposte padronali (formulate dall’associazione di categoria Viscom) di aumentare l’orario di lavoro settimanale di due ore (da 40 a 42) senza compensazione salariale e quella di ridurre i supplementi per il lavoro notturno.
Questa nostra posizione è condivisa anche dall’altro sindacato di categoria Syna. Dal primo gennaio il settore è così privo di regole e il personale si sta organizzando per affrontare con decisione questa difficile situazione. syndicom pertanto indetto una votazione generale fra i propri iscritti (che si concluderà a metà di questo mese) affinché le misure di lotta (sciopero compreso) vengano messe in campo senza esitazione.

La posizione sindacale è stata ribadita chiaramente a Viscom, ed è quella di prolungare l’attuale CCL senza modifiche.
Questo anche in considerazione della difficile situazione nella quale si trova il settore ma per la quale i dipendenti non portano alcuna responsabilità.
In questo ramo economico regna infatti da anni una sovra-capacità produttiva e il conseguente inasprimento della guerra dei prezzi è stata fortemente influenzata dagli imprenditori stessi che hanno deciso di investire in macchinari sempre più veloci e «intelligenti» a fronte di una diminuzione delle commesse. Senza tralasciare il fatto che alcuni di loro non esitano addirittura ad andare a stampare all’estero pur di essere concorrenziali.
Anche la nostra regione è evidentemente toccata da questa difficile situazione ma Viscom dovrebbe rendersi conto che un Cantone periferico come il nostro, non può permettersi di rimanere senza regole. Anzi, mai come oggi, dove imprenditori senza scrupoli la stanno facendo da padrone, è necessario avere un CCL decretato d’obbligatorietà generale federale. Ma purtroppo Viscom antepone ragioni ideologiche all’importanza di avere regole comuni in materia di condizioni di lavoro.

syndicom chiede perciò all’associazione padronale con sede a Bellinzona, d’intervenire presso i loro organi centrali affinché questi ultimi tornino al tavolo delle trattative.
La battaglia sarà dura ma ci si sta organizzando per affrontarla con determinazione perché le richieste padronali sono assolutamente inaccettabili. Il lavoro gratuito e una forte perdita salariale, attraverso il taglio delle indennità notturne, non possono esistere.

syndicom
Angelo Zanetti
responsabile regionale