Centinaia di tunisini hanno manifestato lunedì 11 febbraio davanti all’Assemblea nazionale costituente per chiedere le dimissioni del governo e sostenere la vedova di Chokri Belaïd, leader dell’opposizione assassinato settimana scorsa a Tunisi.
In Tunisia la crisi si aggrava. I manifestanti scandiscono slogan anti-governo e fra di loro vi è anche Besma Khalfaoui, la vedova di Belaïd : “Questo governo deve andarsene oggi, non domani o dopo domani – commenta e precisa che il Ministero dell’Interno non ha risposto alla sua richiesta di proteggere lei e le sue due figlie.
Il partito laico del presidente Moncef Marzouki ha deciso di mantenere l’alleanza con gli islamisti del partito Ennahda e ha respinto il governo di tecnocrati proposto dal premier islamista Hamadi Jebali, che si è pericolosamente esposto esprimendosi contro la volontà del suo stesso partito.
Jebali, numero 2 del partito islamista, ha sostenuto che l’unica scelta è la formazione di un governo tecnico transitorio indipendente dai partiti, argomentando l’urgenza della situazione e il pericolo delle violenze in corso nel paese.
Il lusso sfrenato è di gradito a Dio. Nella Bibbia, la parola diretta declamata dal…
di Billy the Kid 🔫 Da più parti nella galassia cattolica si sono alzate voci…
Francesco Pontelli La disperazione degli incompetenti alla guida del paese in questa occasione si materializza…
Alexander Alekhine (in russo Aleksandr Alechin), grande campione di scacchi russo naturalizzato francese, è stato…
Nel 1871, Massimiliano Pirihoda e Anna Stareat, si suicidarono per amore. Lui era arrivato in…
L’ombra lunga delle compensazioni bancarie e il caso Schiraldi La denuncia è arrivata come un…
This website uses cookies.