Gli oppositori ticinesi al raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo cercano l’appoggio del canton Vaud.

Dopo Neuchâtel e Friborgo, martedì gli oppositori al raddoppio hanno invitato i deputati vodesi ad ascoltare il loro messaggio : il Ticino non è isolato e i soldi vanno investiti in altri progetti rispettosi dell’ambiente e della salute.
“La grande maggioranza dei ticinesi non vuole una seconda galleria autostradale al San Gottardo, ci sono soluzioni alternative – ha spiegato il socialista Carlo Lepori, membro del Comitato dell’iniziativa delle Alpi.
Dopo Losanna, gli oppositori si recheranno a Sion, Ginevra e Delémont, poi nella Svizzera tedesca, sempre allo scopo di sensibilizzare la popolazione e le autorità.

Con la sua decisione di costruire un secondo tunnel al San Gottardo mantenendo una via di traffico in entrambi i sensi, il Consiglio federale fa un errore, ritiene la coalizione ticinese formata da 18 associazioni : “Il secondo tunnel significherà certamente un aumento del traffico – sostiene Carlo Lepori.
La petizione lanciata più di un mese fa contro il progetto ha già raccolto 20’000 firme, stando a quanto dichiarato da Lepori. Il periodo di consultazione ufficiale si concluderà il 21 aprile e la coalizione vuole giungere a una consultazione popolare.

Oltre al non rispetto delle promesse legate all’iniziativa delle Alpi, la seconda galleria porterà inquinamento, in un momento in cui in Ticino il livello di ozono è spesso oltre i limiti. I miliardi di franchi previsti per la costruzione dovrebbero essere usati per risolvere i veri problemi del traffico, in particolare nelle zone urbane.
Il Consiglio federale aveva proposto di creare un secondo tunnel autostradale e in seguito di risanare la galleria esistente, il tutto per costi di 2.8 miliardi di franchi.

(Fonte : Le Matin.ch)