L’inedita proposta dei porporati stranieri: sciogliere lo IOR, la banca vaticana e cancellare i segreti della Chiesa.

Stando al sempre ben informato quotidiano La Repubblica (che già aveva divulgato le voci di una lobby gay dietro alle dimissioni di Benedetto XVI) lo scioglimento dello IOR verrà dibattuto in occasione delle Congregazioni generali, le giornate di discussioni sul futuro della Chiesa e sul nuovo Papa, che inizieranno il primo marzo.

“Quando il 1° marzo, senza più un Papa, i cardinali si riuniranno nell’aula buia del vecchio Sinodo – si legge su La Repubblica – molti saranno i temi in agenda e almeno 4 risultano di estrema attualità.
Un argomento vivo è infatti quello dell’evangelizzazione all’estero. C’è poi il nodo preoccupante sulla riforma della Curia, che Ratzinger ha ammesso di non essere riuscito a risolvere. Un altro punto
è quello degli scandali, dalla pedofilia nella Chiesa alle carte trafugate nell’appartamento papale. C’è infine un argomento scottante, che qualche eminenza proverà a mettere sul tavolo: il possibile scioglimento dello IOR.

(…) Il capofila del malcontento verso lo IOR potrebbe essere l’arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, cardinale papabile di primissima fila, conservatore illuminato, allievo di Ratzinger, assiduo frequentatore del suo circolo di studenti, uomo attento al dialogo interreligioso e capace di esprimere aperture spiazzanti, come quelle sugli omosessuali.
Schoenborn sarebbe in grado di coagulare attorno a sé una serie di eminenze, straniere soprattutto, molto critiche per la gestione “italiana” dell’Istituto, intendendo con questo la Segreteria di Stato del cardinale Tarcisio Bertone e prima di lui di Angelo Sodano, suo noto avversario.”