Una mongolfiera si sposta nel cielo principalmente attraverso un cambiamento di altitudine, che permette di entrare nei diversi corridoi di vento. Per salire, il pilota riscalda l’aria contenuta nell’enorme pallone, attraverso bruciatori alimentati da bombole di gas.
Il pallone non può esplodere, in quanto contiene solo aria. Per scendere, il pilota fa uscire gradualmente l’aria calda dalla sommità dell’involucro.

L’esplosione della mongolfiera che nei cieli di Luxor martedì ha ucciso 19 turisti, fa sorgere dunque diverse domande. Non da ultimo se si sia trattato di un attentato.
“L’esplosione di bombole di gas in buono stato può accadere a condizione che la temperatura sia oltre i 400°C – commenta la pilota aeronautica francese Patricia Lamy – E’ dunque necessario che prima dell’esplosione vi sia un incendio.
Estintori e coperte sono previsti a bordo delle mongolfiere, per soffocare qualsiasi principio di incendio. Le bombole di gas possono anche essere gettate fuori bordo.”

Altra manovra di emergenza prevista dalle procedure è la discesa d’urgenza, possibile tramite lo sgonfiamento del pallone.
Da un’altezza di 300 metri, quella a cui era la mongolfiera esplosa sopra Luxor, la discesa sarebbe avvenuta in poco tempo.
Non si scarta dunque la tesi dell’attentato. La collisione con un cavo della linea elettrica, come era accaduto in un incidente simile nel 2009, è poco verosimile a 300 metri di quota, a meno che sia accaduta più in basso e la mongolfiera abbia poi continuato a salire.

L’aviazione civile egiziana ha promesso di condurre un’indagine trasparente e se sopravviveranno alle ferite riportate, il pilota e l’unico turista rimasto vivo dovrebbero permettere di capire le cause dell’incidente.
Nell’attesa, i voli in mongolfiera su Luxor sono stati sospesi.

(Fonte : le Point.fr)